Barbara Alberti è un fiume in piena. La scrittrice, che si è fatta conoscere al grande pubblico grazie al Grande Fratello Vip, si è raccontata in una lunga intervista a Il foglio, di cui appassionano soprattutto le considerazioni sull’età e sui cambiamenti che vivono uomini e donne a livello corporeo. Barbara Alberti ammette di aver pensato superficialmente in passato al suicidio: “Io temevo tanto la vecchiaia. Ho corteggiato l’idea del suicidio per non passare i trent’anni. – ha ammesso – Dai 24 ai 30 ho sentito l’invecchiamento con una potenza incredibile: cominciava a cambiarmi il viso e capivo che prima o poi sarei morta. Scrissi un libro, ‘Delirio’, che fu un trucco straordinario, ma capii soltanto dopo che aveva esorcizzato le mie paure.” Tuttavia tiene a sottolineare che “Ci raccontano che le donne invecchiano peggio: è una menzogna!”



Barbara Alberti cruda: “Gli uomini dipendono dal loro arnese”

I cambiamenti ci sono ma non sono per forza da considerarsi negativi. Barbara Alberti infatti sottolinea: “Sfuma la sessualità ed è una grande liberazione, anche se ora devono farci scopare fino a cento anni, perché vogliono raccontarci che siamo eterni, invincibili, e invece siamo soltanto zimbelli del mercato.” Non stanno messi meglio gli uomini secondo l’ex gieffina che, infatti, tuona: “Provo grande tenerezza per loro. Sono sempre su un palcoscenico, giudicati per tutto. Dipendono ancora da quel loro arnese, che è un’arma di sconfitta”. Arnese? “Il cazz*. – taglia corto – È quello che li rende così rigidi e affezionati al potere, e li espone continuamente.” conclude.

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