Si parla di amore, di carriera, di lavoro e di vita nella lunga intervista che Barbara Alberti ha rilasciato a lintellettualedissidente.it. La scrittrice e volto televisivo ha raccontato il suo particolare rapporto con l’amore e la gelosia, svelando: “In amore sei felice e infelice sempre, basta uno sguardo per farti temere la catastrofe, l’amore è costante timore della perdita. Non si soffre per amore. Si soffre dell’amore.”
Quando le è stato chiesto degli uomini che hanno segnato la sua vita, la Alberti ha allora ammesso: “Mio padre. Mi ha insegnato che esiste il “maschio-madre”, quello che profondamente si compiace della tua esistenza, gioisce della tua vita, delle tue felicità, sente i tuoi dolori. Mio padre era così. E poi l’ho trovato in mio marito, Amedeo Pagani. – e ha spiegato che – Mi ha ispirata e guidata nella scrittura dei miei primi sette romanzi; mi ha insegnato a scrivere le sceneggiature, che sono un’ottima scuola di invenzione. E mi ha insegnato ad amare senza confini, senza risparmio. E il riso!”
Barbara Alberti e le confessioni sulla sfera sessuale: “Lo scambisco? Ecco cosa ne penso”
In precedenza Barbara Alberti ha raccontato anche della scoperta della bisessualità che, nel corso di questa nuova intervista, ha così commentato: “La scoperta di poter amare anche una donna è stata una gran gioia. L’eterosessualità come monoteismo è un’invenzione culturale. L’amore sfugge a ogni volontà. Quando ti innamori, mica ti metti a chiedere i documenti. Ti attira quella persona, e basta.” Entrando poi nella sfera più intima, l’ex gieffina si è però frenata: “Non parlo di sesso fuori dal letto. È osceno. È atroce tutto questo parlare di sesso che si fa oggi. Lo svilisce, lo profana”. Poi, però, ha ammesso di aver pensato allo scambismo: “Non si è mai presentata l’occasione, ma non ho pregiudizi sul sesso. – ha confessato la scrittrice, per poi concludere – Certo se avessi letto da giovane Il gioco di Carlo D’amicis, un capolavoro assoluto sull’argomento, forse avrei voluto provare. Ma già è difficile in due…la moltiplicazione giova?”