Barbara Alberti è stata una delle protagoniste di questa edizione del Grande Fratello Vip 4. La sua assenza, determinata dalla scelta di abbandonare il gioco, si fa sentire eccome. Intervistata da Fanpage, la scrittrice ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a dire addio al reality: “È un meccanismo infernale. Io sono uscita perché era diventato tutto ambiguo. Per esempio, Fabio Testi con me era un gentiluomo, quando sono uscita ho scoperto che diceva cose tremende sul mio conto”. La Alberti descrive così la situazione “dietro le quinte”: “Gli autori sono gli angeli custodi e gli aguzzini. Le spie e le mamme confidenti. In confessionale alle 4 del mattino, mi sono dimenticata che tutto sarebbe andato in onda. Però un servizio di ascolto così ci vorrebbe a casa. Non ti lasciano mai solo. Per qualsiasi cosa, vai lì e ti ascoltano. E sono di un ottimo livello. Io ho usufruito della psicologa, quella senza microfono. Insomma, perdi la cognizione delle telecamere”.
BARBARA ALBERTI: “MIA BESTEMMIA? COSCIENTE E VOLONTARIA”
Uno degli aspetti che più hanno fatto discutere è stata la bestemmia pronunciata da Barbara Alberti. Ma è proprio lei a rivendicare con forza il suo comportamento: “La bestemmia è stata cosciente e volontaria. Stavo raccontando un mio libro, che descrive una donna compagna di un brigatista e latitante. Lei viene assunta in una scuola e un bel giorno la chiama il preside accusandola di aver bestemmiato: “Dio budellone”. Che è infantile. Se ne è parlato tanto, ma torniamo al conformismo. Sarebbe come se dicessi che “il tavolo è zoppo” e mi accusassero di aver offeso tutti gli zoppi. “Il tavolo è claudicante” non si può sentire”. Da persona colta e attenta al lessico qual è, Barbara Alberti si sente di assolvere Clizia Incorvaia, incappata in una squalifica per aver dato del “Buscetta” ad Andrea Denver: “È stata una regressione all’infanzia. Clizia è molto intelligente e anche colta, tra le poche persone vere lì dentro. Viene da una famiglia fortemente anti-mafiosa, ma il rapporto con Denver l’ha portata a sentirsi tradita e ha fatto un salto nell’infanzia. Gli voleva dare dell’infame, che appartiene al linguaggio della malavita, non si usa tra le persone perbene. Ma là dentro ti scordi delle telecamere. Poi ci sono gli incauti e i calcolatori”.