Barbara Bonansea all’improvviso vola sulle prime pagine dei giornali per la doppietta segnata contro l’Australia ai Mondiali di calcio femminile. Curioso è il fatto legato al padre che l’ha seguita in Francia sopra il suo camper. Il signor Sergio ha infatti paura di volare e per stare vicino alla figlia ha deciso di guidare fino al paese che ospita la competizione. Con lui l’inseparabile Maria Maddalena madre di Barbara e moglie ormai da una vita. I due hanno spiegato, al Corriere della Sera, come i viaggi siano nella storia della loro famiglia e come ci tengano particolarmente a questa passione della figlia. Quando però Sergio parla di doppietta, la moglie lo ferma e specifica che di gol la ragazza ne ha fatti tre anche se uno è stato eliminato per un fuorigioco millimetrico. (agg. di Matteo Fantozzi)
UNA DOPPIETTA DA SOGNO
La doppietta di Barbara Bonansea in Australia Italia ha acceso i riflettori sull’attaccante della Juventus Women e della nazionale azzurra. La ragazza ha dimostrato di avere grande qualità e si potrebbe rivelare un asso nella manica non da poco per la nostra selezione. Ma cosa diceva appena ieri sera Barbara? Su Instagram si augurava un inizio di Mondiale importante, ma di certo non avrebbe mai potuto aspettarsi che lo fosse a questo livello: “Ho il desiderio di vivere a pieno ogni attimo insieme a tutte le mie compagne, a tutta la nostra squadra e così facendo di divertirmi, divertirci, divertirvi. È arrivato il momento Mondiale, domani si giocherà alle ore 13.00“. Dopo la partita la gioia è stata talmente tanta che la ragazza ha deciso di non condividere emozioni a caldo sui social network. Di certo però presto racconterà a tutti cosa significa aprire un Mondiale di calcio femminile con una doppietta decisiva. (agg. di Matteo Fantozzi)
“HO PREFERITO LA JUVENTUS AL LIONE”
E’ merito di Barbara Bonansea, attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana di calcio, la vittoria ai Mondiali femminile in Francia nella partita di esordio contro l’Australia. Protagonista di una strepitosa doppietta, è suo il gol della vittoria giunto al 95′. E’ lei, dunque, ad aver scritto sul finale il sorriso azzurro a Valenciennes dando il via ad un emozionante Mondiale dopo venti anni di assenza. L’avventura che ha portato Barbara fino in Francia in occasione dei Mondiali femminili 2019 parte da un campo di provincia a Bricherasio, in provincia di Torino. E’ sua madre che l’accompagna verso il raggiungimento del suo sogno, mentre il padre la osserva dalla gradinata. I suoi genitori hanno atteso con pazienza fino a quando non ha indossato la maglia azzurra e percorso i chilometri necessari per oltrepassare l’Italia e arrivare in Francia, dove dalla provincia torinese l’hanno seguita in camper con la medesima fiducia in quello “scricciolo”. “Era tutto fuori misura. Giocavo con i bambini, l’ho fatto per tutta una stagione senza fare partite perché ero troppo piccola, avevo 8 anni, poi l’anno dopo… in campo. E per la primissima volta ho realizzato che gli altri erano tutti maschi. E che tutti guardavano me. Volevo scappare”, ricorda così gli esordi a La Stampa.
BARBARA BONANSEA, È LEI IL VOLTO AZZURRO DEI MONDIALI FEMMINILI?
Il calcio ha cambiato letteralmente la vita di Barbara Bonansea: “Continua a farlo. Ero chiusa, timida, quasi scontrosa, il calcio mi ha resa felice”, dice oggi. In vista della sfida contro l’Australia si era detta prontissima ed alla fine lo ha dimostrato alla grande. “Sono brave ma non mi fanno paura”, diceva alla vigilia del match. Padre in pensione, madre in ferie dal lavoro in fabbrica: entrambi non potevano mancare all’importante appuntamento per il quale sono arrivati in camper (“Mio padre lo ha comprato apposta, ha paura di volare e siccome non poteva non esserci, ha studiato un modo divertente per arrivarci”). “Sono stati sempre fondamentali, in tutta la mia carriera”, dice l’Azzurra. Dalle giovanili del Toro ai trofei con il Brescia, il passaggio successivo è stato rappresentato dalla neonata Juventus Women. Per la Vecchia Signora Barbara ha sempre fatto il tifo ed ha rappresentato il suo sogno da sempre, al punto da aver rinunciato alla chiamata del Lione: “C’era la Juve, la squadra per cui tifo e si è presentata con un progetto stupendo che ci sta dando soddisfazioni pazzesche e mai mi sarei tolta la possibilità di salire di livello a Torino, a casa, in un club che ammiro”, ha dichiarato. Oggi dopo le sue azioni in campo, sono in tanti ad acclamarla.