Barbara Boncompagni a tutto tondo ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Non poteva mancare un riferimento alla mamma svedese, ripercorrendo la storia del padre Gianni e l’inizio del loro amore: «Mio nonno era ricchissimo, aveva sposato mia nonna per un matrimonio di interesse. Lei faceva parte di una famiglia ricchissima svedese. I miei genitori si sono incontrati e si innamorato. Mio nonno, il padre di mia madre, era disperata. Lei era l’ultima figlia, la più viziata, e aveva incontrato questo disgraziato italiano».
Nel corso dell’intervista, Barbara Boncompagni ha rivelato: «Mio nonno a un certo punto chiamò l’amico capo della polizia per cacciarlo dalla Svezia. Questo poliziotto, dopo aver incontrato mio padre, disse di non poterlo cacciare». Poi una battuta sulla fine dell’amore tra il padre Gianni Boncompagni e la mamma svedese: «Il matrimonio finì male. Fecero la prima figlia Claudia a Stoccolma, poi vennero in Italia. Mia madre non si è trovata così bene nella dimensione familiare italiana e quindi si sono separati».
Chi era la madre svedese di Barbara Boncompagni?
Gianni Boncompagni, scomparso nel 2017, ha avuto tre figlie – Barbara, Paola e Claudia – dalla moglie svedese. Il matrimonio durò fino al 1964, poi il celebre autore televisivo tornò in Italia con le tre figlie, di cui aveva ottenuto l’affidamento esclusivo e la patria potestà: “Quando i miei si separarono avevo un anno. Le mie sorelle, 3 e 6 anni. Papà era giovanissimo, all’inizio della carriera. Avrebbe potuto metterci in collegio o affidarci ai nonni paterni. Invece ha voluto occuparsi lui della nostra crescita, giorno per giorno”, ha raccontato Barbara, la più piccola delle figlie, al Corriere della Sera. E ha aggiunto: “Non era severo, ma autoritario sì: le regole sono necessarie per allevare i figli. Inoltre lui doveva assumere i ruoli di padre e madre, confrontarsi con i nostri problemi femminili, di cui in una famiglia normale si occupa la moglie”.
Gianni Boncompagni un padre solo con tre figlie
A 32 anni, agli inizi della sua carriera, Gianni Boncompagni ha cresciuto da solo le tre figlie, con l’aiuto dei nonni che vivevano ad Arezzo: “Adoravo mio nonno che, per altro, era molto critico con papà, diceva che col suo lavoro guadagnava troppi soldi. Uno scandalo per lui, abituato al lavoro della terra e non agli show e alle paillettes”, ha ricordato Barbara sul Corriere della Sera. Imprescindibile, poi, l’aiuto delle bambinaie: “Quando avevo circa 12 anni, mi accorsi che la nostra governante rubava. Orgogliosa della scoperta, lo riferii a papà. E lui, che alla governante non poteva rinunciare data la situazione, mi rispose ridendo: Bè è divertente, no? Una ladra in casa, un diversivo!”. Sulla moglie di Gianni Boncompagni si sa molto poco, è stata la figlia Barbara a rivelare qualcosa su di lei nel salotto di Caterina Balivo a “Vieni da me“: “Mia madre era svedese, un’intellettuale. Dopo la separazione, è rimasta in Italia, è diventata una sindacalista internazionale”.