Barbara Boncompagni, l’aneddoto sul padre Gianni negli ultimi mesi di vita: “Ricordati di dimenticare…”

Gianni Boncompagni è stato uno dei volti più imponenti del panorama televisivo; ha ideato format di successo, lanciato giovani talenti sul piccolo schermo e indicato la strada per il futuro. La sua scomparsa, 6 anni fa, è stata accolta con dolore dal settore; pochi come lui hanno saputo imprimere un’impronta così importante. Sulle sue orme, la più piccola delle tre figlie Barbara Boncompagni, è una stimata autrice Tv e certamente avrà fatto tesoro degli insegnamenti paterni sia nel privato che in ambito professionale. In una recente intervista per il Corriere della Sera ha avuto modo di raccontare la figura di suo padre Gianni ma anche di altri aspetti inediti.



“Papà era zero autocelebrativo; quando volevano intervistarlo diceva: che noia. Una volta, nei suoi ultimi mesi a letto con le flebo, gli portai una lavagna di luce su cui scrivere frasi. Gli dissi: scrivi qualcosa di importante. Lui scrisse: ricordati di dimenticare“. Inizia così l’intervista di Barbara Boncompagni, con un toccante aneddoto riferito agli ultimi attimi di vita di suo padre Gianni e che con affetto conserva nella memoria. “Per cosa avrebbe voluto essere ricordato? Forse, per le fidanzate”, scherza così l’autrice Tv entrando poi nel merito della “panchina lunga” di giovani compagne avute da suo padre. “Ha avuto storie con Isabella Ferrari, Claudia Gerini e altre giovanissime. Ma dopo, quando queste ex dovevano prendere decisioni importanti, tipo comprare casa, chiamavano lui“.



Barbara Boncompagni e l’università mancata per suo padre Gianni: “A noi figlie non diceva di studiare…”

Barbara Boncompagni, nel merito delle relazioni di suo padre Gianni Boncompagni – nel prosieguo dell’intervista rilasciata per il Corriere della Sera – impreziosisce il racconto proiettandolo anche al rapporto con lei e le sorelle. “Negli anni, tante mi hanno raccontato che lui raccomandava sempre di studiare. A noi figlie invece ha sempre detto il contrario: io volevo fare l’università a Parigi e lui: ma no, vieni con me, facciamo un programma“. L’autrice Tv non manca poi nel spiegare nel dettaglio cosa rendesse suo padre anticonvenzionale rispetto al pensiero comune. “Quando si è separato io e le mie sorelle siamo rimaste con lui… Avrebbe potuto metterci in collegio o mandarci dai nonni, invece, fece di tutto per tenerci. Si fece prestare i soldi da Mario Marenco per dimostrare al tribunale che poteva mantenerci“.



Le parole di Barbara Boncompagni mettono in risalto un intenso rapporto con il padre Gianni, impreziosito negli anni anche da un legame dietro le quinte in ambito professionale. “Da piccola sono stata alle prove di Mille Luci e in tutti gli show di Raffaella Carrà. Poi, papà alla regia e io alla conduzione, facemmo Drim“. L’autrice Tv offre anche il suo parere su una delle letture che spesso viene ascritta alla figura di suo padre Gianni Boncompagni, ovvero la capacità di aver gettato le basi per i reality che oggi dominano la scena televisiva: “Ha avuto la sua responsabilità; quando doppiavo le ragazze di Non è la Rai, lui guardava Ambra o Viviana e diceva: Ah, come fa il playback lei!“. Barbara Boncompagni, per avvalorare la tesi, poi aggiunge: “Con Macao tornò al talento: scoprì Sabrina Impacciatore, Lucia Ocone, Biagio Izzo, Ubaldo Pantani…“.