«Chi mi ha tradita? Dal primo all’ultimo (ride, ndr): pare che l’uomo sia fatta così. Pensavo che non mi avrebbero mai tradita e invece… Perdonato? No, mai: via!», ha proseguito Barbara Bouchet nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Vieni da me. L’attrice ha poi parlato della relazione con Luigi Borghese: «Non ci siamo lasciati per un tradimento o almeno non lo so (ride, ndr). Ci siamo lasciati dopo 35 anni perchè avevo intenzione di continuare a lavorare, lui era in pensione. Dopo 35 anni non c’era più niente da dire… ci siamo separati in pace, senza cattiverie e senza accuse. Quando Gigi si è ammalato ero al suo fianco, ero lì fino all’ultimo giorno». Dopo aver parlato del rapporto con il figlio Alessandro Borghese, la Bouchet ha tirato una frecciatina al regista Quentin Tarantino: «Quentin lo devo ringraziare per aver riportato in auge e rivalutato i nostri film, ma è uno che parla e poi… l’educazione non è il massimo, Abbiamo avuto tre appuntamenti e tre volte mi ha dato buca. Il quarto appuntamento non l’ho accettato». (Aggiornamentod i Massimo Balsamo)



 

Barbara Bouchet a 360° a Vieni da me, l’attrice si è raccontata senza filtri tra carriera e vita privata. Da venditrice di polli fritti a icona sexy, ecco le sue parole nel salotto di Caterina Balivo: «Polli fritti, scarpe, un po’ di cose. Sono arrivata a Hollywood a 15 anni e in qualche modo mi dovevo mantenere. Ho venduto pollo fritto un po’ come i ragazzi che oggi vanno in bicicletta per portare il cibo a casa delle persone. Mancia? L’americano non è molto da mancia… (ride, ndr)». La Bouchet ha poi aggiunto sulla sua carriera, in particolare sugli inizi: «Ho iniziato con ruoli piccolissimi, ho fatto tantissimi provini: eravamo tantissimi. Quei ruoli piccoli erano al fianco di grandi attori, come Marlon Brando, a 17 anni sono stata presa per fare L’ultima vittoria. Da lì è iniziato tutto».



BARBARA BOUCHET A VIENI DA ME

Barbara Bouchet ha poi evidenziato: «Icona sexy? Per me era lavoro, io dovevo lavorare e accettavo anche quello. Per fortuna sono cresciuta in una famiglia non troppo bacchettona, non mi facevo problemi con il nudismo. Non mi vergognavo, facevo il ruolo». «Ho rifiutato qualche film, come La chiave di Tinto Brass: quei film erano troppo spinti», ha rivelato la nota attrice, ricordando poi la sofferenza del padre quando decise di andare via di casa: «Mi sono pentita di averlo ferito, a 15 non si pensa ai genitori, ma a quello che vuoi tu. Quando mio figlio aveva 15 anni, l’ho guardato e ci ho pensato: sarei morta, mi sono resa conto del dolore che ho causato a mio padre».