Barbara Bouchet, nel corso dell’intervista concessa a “La Verità”, spiega di essere nata nell’ex Cecoslovacchia, ma a un anno, per via della cacciata subita per mano dei russi, si è dovuta trasferire in Germania, per poi abbracciare la California in età adolescenziale. “È stata mia madre a spingere per andare negli Stati Uniti, perché, quando era ragazzina, era andata con mia nonna da una chiaroveggente, che le aveva detto: ‘Questa ragazzina attraverserà il grande mare’. Questa frase se l’è tenuta in testa e ha deciso che sarebbe andata in America”. L’avventura, tuttavia, non iniziò nel migliore dei modi, dato che per un paio d’anni Barbara e la sua famiglia avrebbero dovuto lavorare nei campi di cotone di colui che aveva pagato loro il viaggio: “All’epoca eravamo cinque fratelli, poi si è aggiunta un’altra sorella, a San Francisco. Io era la più grande. Raccoglievo il cotone, salivo sulla scala del camion e lo buttavo dentro. Vivevamo a San Joaquin Valley, il posto più caldo della California, in mezzo al deserto: quattro capanne e una scuola! Quando siamo arrivati, mia madre era disperata: voleva scappare e tornare in Germania, ma non si poteva”. Di lì a poco, però, la sua carriera sarebbe decollata… (aggiornamento di Alessandro Nidi)
BARBARA BOUCHET: “RIFIUTAI DUE FILM TROPPO SPINTI”
Barbara Bouchet è stata la protagonista di una bell’intervista ai microfoni de La Verità 21. La 76enne originaria di Liberec, della Repubblica Ceca, cresciuta fra la Germania, la California e l’Italia, si è raccontata, iniziando dallo spiegare come di fatto è cominciata la sua carriera: “Papà – racconta – mi aveva scattato una foto a colori e io l’ho data a un ragazzino a scuola che mi piaceva. Lui, a mia insaputa, l’ha mandata ad una rete televisiva che organizzava un concorso”. Si stava cercando una sosia perfetta dell’attrice Sandra Dee, e nonostante la Bouchet non fosse per nulla simile alla protagonista del film “Gidget”, vinse il concorso: “Il premio – ricorda – era una serata con James Darren e un provino a Hollywood”. Barbara aveva 14 anni, e il provino non gli venne fatto fare, non si sa bene per quale motivo. La giovane Bouchet aveva però ormai in mente il desiderio di provarci: “Mi sono iscritta a scuola di recitazione, per mantenermi ho fatto vari lavori, vendevo scarpe, portavo pollo fritto a casa della gente”. A quel punto la sua carriera ha preso il largo, fra gli Stati Uniti e l’Italia.
BARBARA BOUCHET E IL FIGLIO ALESSANDRO BORGHESE: “MAI ASPETTATO CHE DIVENISSE CHEF”
Numerose le pellicole in cui la Bouchet ha recitato nel Belpaese, ma non sono mancati i rifiuti: “Due, Histoire d’O, che poi ha fatto Corinne Clery, e La chiave di Tinto Brass, che poi ha fatto Stefania Sandrelli, troppo spinti”. Nel frattempo l’attrice ceca era diventata un simbolo erotico degli italiani, ma come spesso e volentieri accade, le icone femminili hanno un inizio e una fine con il passare degli anni: “Sono uscita dal cinema a 39 anni – afferma a riguardo – Mi ero detta: “Il simbolo del sesso non è che si può fare a 40, è ridicolo! Fino a 40 anni lavoro poi non lavoro più”. A quel punto la Bouchet si è reinventata, e sfruttando l’onda salutista grazie a Jane Fonda, ha chiesto alla Rai se poteva condurre la trasmissione “Salute e Benessere”: “Mi sono annullata come attrice per 12 anni”. Poi il ritorno, prima con “Mari del Sud”, e poi con “Gangs of New York”, ma: “Ormai gli italiani mi avevano completamente cancellato dalla faccia della terra, dicevano: è ancora viva?”. Barbara Bouchet è famosa anche per essere la mamma di Alessandro Borghese, cuoco di fama e volto noto della televisione: “Gli ho trasmesso io la passione per la cucina? No, per me possono murare la cucina, odio cucinare, ha preso dal padre napoletano, non mi sarei mai aspettata un figlio cuoco”.