A Storie Italiane si torna a parlare della vicenda di Barbara Corvi, scomparsa dalla provincia di Terni nel 2009. Negli scorsi giorni è stato arrestato il marito della donna, e oggi l’avvocato, Giulio Vasaturo, interpellato dai microfoni di Storie Italiane, ha precisato: “E’ un’inchiesta che va avanti dal 2009, a fasi alterne, fino al 2015 sono emersi pochi elementi idonei ad intraprendere un percorso attendibile di verità e giustizia. Poi sono state avviate nove indagini e siamo arrivati a questa svolta, che la famiglia Corvi ha atteso e invocato per anni, e in questo momento ci sentiamo più vicini ad una verità che possa dare conforto a questa famiglia”.



Il legale della famiglia Corvi ha aggiunto: “Abbiamo appreso dal procuratore capo, il dottor Alberto Liguori, l’esito di queste nuove indagini: la procura di Terni ha acquisito dichiarazioni di tre diversi collaboratori di giustizia che hanno reso dichiarazioni ritenute attendibili e che convergono in ordine alla responsabilità dell’attuale indagato, al momento siamo in una fase di indagine, è un’ipotesi investigativa ma suffragata dal gip con l’adozione di questa misura cautelare”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



BARBARA CORVI, ARRESTATO MARITO ROBERTO LO GIUDICE, FIGLIO “FORSE SCIOLTA NELL’ACIDO”

E’ in programma per domani mattina nel carcere di Terni l’interrogatorio di garanzia a carico di Roberto Lo Giudice, il marito di Barbara Corvi arrestato ieri a 12 anni dalla sparizione della donna. L’accusa, come rammenta l’Ansa è di concorso in omicidio volontario e occultamento o soppressione di cadavere per la morte della moglie scomparsa nell’ottobre 2009. “Aspettiamo l’eventuale contributo dell’indagato, un’occasione che non ha colto nel corso delle indagini”, ha commentato all’agenzia di stampa il procuratore Alberto Liguori, riferendosi al fatto che la scorsa estate si era avvalso della facoltà di non rispondere. In merito al corpo di Barbara, lo stesso Procuratore di Terni ha ribadito che “al momento non ci sono né tracce né indicazioni su dove si possa trovare”. E non si esclude che la vittima possa essere stata uccisa presumibilmente lo stesso pomeriggio della sparizione e poi sciolta nell’acido. Un dubbio atroce che sarebbe emerso anche dalle parole del figlio, come rivela Repubblica: “Penso che sia stata sciolta nell’acido”. E’ quanto captato nel corso delle indagini da uno dei due figli della vittima che, in circostanze non rese note, con tono sconsolato avrebbe detto quelle parole relative alla madre ipotizzando la terribile fine. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



BARBARA CORVI, SVOLTA NEL GIALLO

A quasi 12 anni dalla scomparsa di Barbara Corvi, la donna svanita nel nulla a Montecampano di Amelia, in provincia di Terni, il 27 ottobre del 2009, i carabinieri del capoluogo umbro hanno arrestato il marito, Roberto Lo Giudice. I militari dell’Arma hanno eseguito l’ordine di carcerazione per omicidio su disposizione del procuratore Alberto Liguori. Una svolta che segue quella avvenuta lo scorso luglio, quando la procura ternana aveva riaperto il fascicolo inerente la scomparsa della 35enne dopo l’interrogatorio di un pentito di ‘ndrangheta, parente di Lo Giudice, residente in provincia di La Spezia. Come riportato dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” di Rai Tre, nei mesi scorsi era poi emerso che due persone erano state indagate da parte della procura di Terni: si trattava precisamente di Roberto e Maurizio Lo Giudice, rispettivamente marito e cognato di Barbara Corvi.

BARBARA CORVI SCOMPARSA, ARRESTATO IL MARITO DOPO 12 ANNI

Le indagini iniziali sulla scomparsa di Barbara Corvi da Montecampano di Amelia avevano fatto emergere che proprio il giorno precedente alla sparizione la donna aveva avuto una discussione con il marito, al quale aveva confessato una relazione extraconiugale. L’uomo, per il quale Barbara si era a lungo battuta da ragazzina affinché i genitori accettassero la sua relazione con quel giovane calabrese proveniente da una famiglia legata a doppio filo alla ‘ndrangheta, aveva spaccato davanti ai suoi genitori il telefonino della moglie in preda alla rabbia. L’inchiesta venne poi archiviata dalla procura di Terni all’inizio del 2014. Un’inquietante coincidenza caratterizzava la vicenda della 35enne: Barbara Corvi era infatti la cognata di Angela Costantino, moglie di un altro Lo Giudice, a sua volta scomparsa nel nulla 1994, la cui storia era stata ripercorsa dal programma di Federica Sciarelli. Un’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria ha portato nel 2012 alla condanna definitiva a 30 anni  di carcere di due persone, sempre legate alla famiglia Lo Giudice, con l’accusa di omicidio. La donna sarebbe stata infatti uccisa, mentre il marito Pietro era in prigione, dopo la scoperta di una relazione extraconiugale.