Barbara De Rossi ospite del salotto di Silvia Toffanin a Verissimo. “Questo 2021 è cominciato in solitaria con il mio amore e i nostri canetti” racconta l’attrice che poi ricorda la sua infanzia e il rapporto con i genitori: “mio papà aveva una concezione particolare dello spettacolo, era un pò all’antica”. Non solo, si sofferma anche sul tema della violenza e del movimento MeToo: “è bene che ogni donna abbiamo diritto di denunciare qualsiasi cosa le venga destinata. E’ lecito che una donna abbia diritto di raccontare una storia anche dopo tempo. A me personalmente è successo di essere stata desiderata, non mi sono mai trovata di fronte alla cosa ‘o vieni da me o non ti faccio fare questa cosa’. E’ tutto molto subdolo”. La De Rossi poi ricorda l’amatissima mamma: “mia madre una donna molto più intelligente, ha accettato che facessi lo spettacolo”, mentre sulla figlia dice “l’ho messa in guardia sin da piccola sul narcisista, sul non amore, il non rispetto. Ho cercato di farle vedere questi aspetti della vita che sono importanti”. L’attrice poi parla dell’amore e confessa: “ho sofferto tanto. Ci sono esperienze che non puoi comprendere, che sono talmente fuori dalla portata umana. Le butti dietro le spalle, ma non sono risolte perchè non hanno nulla da insegnare. Tu le vivi, le subisci, ma non c’è niente da imparare se non la diffidenza”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Barbara De Rossi: “a noi attrici mature offrono solo ruoli da nonna”

C’è anche Barbara De Rossi, tra gli ospiti della nuova puntata di Verissimo, il talk show condotto da Silvia Toffanin in onda ogni sabato a partire dalle 16. È da un bel po’ di tempo che l’attrice – nota soprattutto per il suo ruolo nella miniserie La piovra, negli anni Ottanta – non si fa vedere in tv. Ricordiamo, a questo proposito, le sue diverse esperienze da conduttrice di programmi come Amore criminale (tra il 2013 e il 2016) e – sulla scia di quest’ultimo – Il terzo indizio (dal 2016 a oggi).



“Nella mia carriera ci sono state tante tappe in cui ho raggiunto risultati interiori e di maturazione”, ha raccontato Barbara nel 2019 in un’intervista a Il Popolo Veneto. “Spesso si ha la sensazione di crescere con determinati ruoli e fin da piccola, avendo iniziato a recitare a 16 anni, gli incontri felici sono stati parecchi, da La piovra con la regia di Damiano Damiani all’incontro con Chabrol. Poi naturalmente più ci si avvicina a un’età matura e più è difficile per un’attrice trovare ruoli perché in Italia non si scrive tanto per le donne oltre i 50 anni”.

Barbara De Rossi: “Per noi donne anziane niente ruoli interessanti”

La ‘denuncia’ di Barbara De Rossi riguarda in generale le interpreti più stagionate, che – a suo dire – non vengono prese abbastanza in considerazione da chi invece potrebbe valorizzarle: “I ruoli proposti sono stereotipati: la zia, la mamma, la nonna, come se un’attrice grande non avesse più nulla da raccontare. Negli altri paesi non funziona così, gli attori hanno la possibilità di portare in scena dei personaggi interessanti anche da grandi. In Italia è difficile vedere un’attrice cinquantenne protagonista di una fiction. La donna viene considerata nella freschezza dei suoi anni e non nella maturità ed è sbagliato perché l’attore matura e le capacità interpretative diventano enormi. Mancando questa possibilità di ottenere ruoli interessanti al cinema o in tv l’attore allora sceglie il teatro dove c’è più libertà espressiva”.



L’impegno a teatro di Barbara De Rossi

Lei stessa, alla luce di questa amara verità, ha preferito dedicarsi corpo e anima al teatro, salvo qualche rara apparizione televisiva (per lo più, ultimamente, in qualità di opinionista). Pur conservando un buon ricordo dei suoi primi lavori – tra tutti, quelli che l’hanno vista lavorare al fianco dei cosiddetti ‘maestri’ del cinema, Mastroianni e Virna Lisi – Barbara De Rossi sembra non avere intenzione di tornare suoi propri passi: “Ormai ho trovato una buona dimensione a teatro perché posso scegliere i miei testi e lavorare con chi mi dà soddisfazione”, spiega. “Il teatro è una grandissima forma di libertà e per donne grandi d’età come me l’idea di poter scegliere i propri personaggi è importante”.