Barbara d’Urso torna con una nuova puntata di Live Non è la D’Urso, dopo le polemiche scaturite dall’ospitata di Tony Colombo e Tina Rispoli. La vicenda, lo ricordiamo, ha scatenato contro la conduttrice numerosi dissensi, come quello già più volte formulato dal conduttore di La7, Massimo Giletti; oggi, però, la d’Urso si prepara a fare il pieno di ascolti con Marco Carta, pronto a dire la sua sulla vicenda della rinascente. Ma le polemiche sui social sono numerose e la più aspra è quella che riguarda i dati auditel registrati di recente dai programmi della conduttrice. Sono in molti, infatti, a evidenziare che gli ascolti, soprattutto per quanto riguarda live Non è la d’Urso, continuano a non brillare. Nonostante il programma ormai da due settimane vada in onda nella serata più prestigiosa della serata – il lunedì sera – lo share è ben lontano dai fasti del passato e di recente, molti internauti non hanno potuto fare a meno di sottolineare la scarsa obiettività della conduttrice, che quotidianamente ama vantarsi dei risultati ottenuti: “Spari numeri a caso…”, dice un fan; “farebbe più bella figura a dire i veri ascolti”, aggiunge una telespettatrice. Riuscirà il caso Marco Carta a far tacere i detrattori? (Agg. di Fabiola Iuliano)
Barbara d’Urso: “Il mio hashtag è: ‘Pochissima spesa grandissima resa’”
Barbara d’Urso torna in onda con Domenica Live. Ma è solo uno dei mille impegni che caratterizzano la sua vita attuale, dal daytime di Pomeriggio Cinque alla prima serata di Live – Non è la d’Urso. Inizialmente, Barbara era un po’ restia ad accettare quest’ultima proposta, soprattutto perché “stava bene come stava”. Nell’ultimo anno, l’azienda le chiedeva continuamente di realizzare un talk show serale sulla falsa riga di quelli che già conduceva, magari arrivando al 12% di share. Inutile dire che, alla fine, Mediaset ha avuto la meglio, riuscendo a convincerla dopo mesi e mesi di corteggiamento. Altro che 12%: al lunedì sera, la d’Urso è riuscita a sfondare il tetto del 20. “Il mio hashtag è: ‘Pochissima spesa grandissima resa’”, ha dichiarato in proposito a Repubblica.
Lo stile di Barbara d’Urso
Dinanzi a chi critica le sue creature e le etichetta come “trash”, Barbara d’Urso commenta: “Ben vengano le critiche costruttive, perché devo continuare a imparare. Poi ci sono quelle distruttive, finché ci sono vuol dire che sono divisiva. Personalità forte: piaci e non piaci. Però se le persone intelligenti dicono qualcosa di cattivo mi feriscono”. Dietro le apparenze, si giustifica, si cela in realtà una profonda ricerca antropologica: “Cerco di rappresentare la vita quotidiana, fatta anche di gente bizzarra come i miei opinionisti. Mi metto al posto di chi sta a casa: magari è triste, non ha una lira. Ho il dovere di informare, ma anche di regalare due risate”. La d’Urso sostiene che la “spazzatura” non sia una sua esclusiva: “Vedo cosa fanno su Raiuno e penso: ‘Se l’avessi fatto io sarebbe successo il finimondo’. Un sacco di gente vorrebbe stare al posto mio. Alla gente cattiva mando pensieri positivi, se passa il tempo a dire cattiverie è infelice. Chi invidia sta peggio di me”.
Barbara d’Urso e la sua routine
I ritmi di vita di Barbara d’Urso sono serrati: sveglia alle 6 e 50, protocollo alcalino e danza classica. Dalle 9 e 40 lavoro: “Prima riunione Pomeriggio Cinque, poi Domenica Live, Non è la d’Urso, Grande Fratello. L’incubo sono i vestiti da provare. Vivrei in tuta”. La d’Urso è sempre stata protagonista, fin da bambina: “Ero ipercinetica, il capobranco, il capocomitiva, il capo dei cugini. Mi chiamavano Titti e mi sgridavano sempre”. Una ricerca di attenzioni che – forse – trae origine dalla scomparsa della mamma. “Quando da piccola tua madre si ammala e muore, ti devi mettere una corazza e mangiare il mondo, se no il mondo divora te. Mia madre viveva in una stanza dove non mi facevano mai entrare. Poi un giorno non c’era più. Facendo analisi ho immaginato di sfondare quella porta chiusa”.