Barbara Floridia, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, è intervenuta in qualità di ospite nel salotto televisivo di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di mercoledì 26 gennaio 2022. La puntata, incentrata nella sua prima metà sulla vaccinazione nei bambini e sulla scuola, si è aperta con questa dichiarazione di Floridia: “La scuola è per noi un presidio fondamentale. La variante Omicron ha fatto balzare in avanti i contagi, quindi il disagio si è verificato anche a scuola, dove però da tempo sono stati attivati dei protocolli efficienti”.



Successivamente, il sottosegretario ha voluto evidenziare che, a livello governativo e ministeriale, “abbiamo voluto fortemente la scuola aperta dopo le vacanze di Natale, nonostante le difficoltà ipotizzabili e che si sono effettivamente create. Tuttavia, i bambini hanno bisogno di stare insieme ai loro coetanei: per loro è molto pericoloso non soltanto il Coronavirus, ma anche l’isolamento”.



BARBARA FLORIDIA: “NON SI POSSONO DISCRIMINARE I PIÙ PICCOLI”

Nel prosieguo della diretta su Rai Uno di “Storie Italiane”, Barbara Floridia ha asserito che “la nostra volontà di snellire il tracciamento e ridurre la quarantena per i più piccoli deve passare attraverso un confronto con il Ministero della Salute. La vaccinazione per i più piccoli è fondamentale per proteggere i bambini stessi e bisogna fare informazione corretta e approfondita tra i genitori più esitanti”.

In merito al controllo della vaccinazione tra i più giovani, invece, il sottosegretario ha affermato che “non puoi acquisire un dato nel momento in cui non c’è un obbligo vaccinale, perché si finisce per creare discriminazione nei confronti dei più piccoli. Bisogna altresì dire che scegliere il meglio per loro è davvero difficile, a maggior ragione per uno Stato che vuole garantire il diritto alla salute e il diritto all’istruzione. Si è cercato di fare di tutto per tenere le scuole aperte in sicurezza, ma i disagi in condizioni di questa natura, comunque, sono inevitabili”.