Barbara Pasetti: “Mi è partito un colpo e…”
Barbara Pasetti, reo confessa dell’omicidio di Luigi Criscuolo, ha rivelato di aver ucciso l’uomo perché “spaventata”. Nei verbali acquisti dal quotidiano Corriere della Sera, si legge la seguente testimonianza: “Ero spaventata, ero presa dal panico. Avevo la pistola in casa, è partito un solo colpo”. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna, che ha rivelato ancora: “Io e Criscuolo ci sentivamo da tempo perché ero una donna sottoposta a una pressione molto forte. Il figlio era sotto la mia completa responsabilità, la casa era grande, mio marito mi aveva posto in un difficile stato fisico e mentale. Ero debolissima”.
Gigi Bici è stato ucciso l’8 novembre 2021 a Cura Carpignano, in provincia di Pavia. L’uomo le avrebbe dato l’arma, che la donna avrebbe poi usato per ucciderlo: “Mi chiese se la casa era tutta mia e propose un’arma per difendermi. Alla fine, per 200 euro mi diede una pistola. Si tratta della pistola che avete trovato”.
Gigi Bici, così Barbara Pasetti l’ha ucciso
Luigi Criscuolo sarebbe stato incaricato dalla donna di “spaventare” l’ex marito, anche se secondo gli inquirenti l’uomo sarebbe stato “assoldato” da Barbara Passetti per uccidere l’ex. Gigi Bici però avrebbe rinunciato all’incarico: “Criscuolo mi ha detto che andava a parlare con il mio ex marito e che per parlargli voleva dei soldi: 1.500 euro al mese. Sono andata via a luglio e agosto, a settembre è ricominciata questa storia, Criscuolo ha ripreso a chiedere soldi. Ha detto che era tossicodipendente e aveva bisogno di denaro”.
La donna ha poi raccontato che l’uomo da fine ottobre sarebbe diventato più “assillante” e l’8 novembre l’avrebbe avvertita di volerla incontrare a casa sua. “Lui era seduto in macchina e parlava al cellulare. Nell’impugnare la pistola è partito un colpo. In quel momento mi sono sentita male. Volevo minacciarlo, non ucciderlo. Avevo paura per mio figlio, per lui darei la vita”. Barbara Pasetti avrebbe poi legato il corpo di Gigi Bici con una corda e l’avrebbe spostato trascinandolo, per poi pulire il sangue e nascondere la pistola.