Barbra Banda potrà prendere parte al campionato del mondo di calcio femminile che si disputerà l’anno prossimo in Australia e in Nuova Zelanda. Il capitano dello Zambia era stata esclusa dalla Coppa d’Africa disputatasi lo scorso luglio in Marocco, in quanto non aveva superato i test di genere. “Ma ora la Fifa sta rivedendo il regolamento sull’idoneità — ha detto Sarai Bareman, responsabile della divisione femminile della Federcalcio mondiale, parlando ai microfoni di Bbc Sport Africa, intervista riportata da La Gazzetta dello Sport — e non vediamo l’ora di darle il benvenuto l’anno prossimo. A breve verranno adottate, da parte della Fifa, una serie di nuove norme, cosa peraltro che stanno facendo anche le federazioni di altre discipline sportive”.



Barbra Banda è una delle grandi stelle del calcio in rosa, e in vista della Coppa d’Africa disputatasi in estate il suo Zambia veniva dato fra le nazionali favorite, ma l’attaccante non aveva potuto indossare gli scarpini con i tacchetti perchè “da tempo si stava sottoponendo a cure per ridurre il livello dell’ormone maschile”.



BARBRA BANDA AL MONDIALE: “IL RUOLO DELLA FIFA…”

Le ‘regine di rame’, così come vengono soprannominate le calciatrice dello Zambia, erano comunque riuscite ad ottenere un ottimo terzo posto alle spalle solo di Sudafrica e Marocco, ma ora, in vista dell’appuntamento mondiale dell’anno che verrà, possono guardare sicuramente con maggiore ottimismo. La Fifa pubblicherà le nuove linee guida per l’idoneità di genere prima dell’appuntamento in questione (che si terrà fra il 20 luglio e il 20 agosto del 2023).

“È un argomento molto complesso e ci sono molte, molte persone che hanno le proprie opinioni — ha spiegato ancora Bareman —. Il ruolo della Fifa è prendere in considerazione tutti questi punti di vista, perché dobbiamo davvero comprenderli, così come la ricerca, le prove, le situazioni individuali, il lato dei diritti umani, dobbiamo tenere conto di tutto ciò prima di può prendere qualsiasi decisione importante, che avrà un grande impatto su molte persone”.