Quasi 1000 pagine per un’autobiografia ricca di dettagli: Barbra Streisand si mette a nudo in “My Name is Barbra”, pubblicato da Viking. Uno dei passaggi più interessanti riguarda sicuramente l’inizio della sua carriera e il brutale sessismo con cui ha dovuto fare i conti. Un dramma tale da rovinarle l’autostima e da spingerla a smettere di fare concerti per 27 anni. Prima dell’uscita del suo nuovo libro di memorie, la cantante e attrice ha ricordato la sua difficile relazione con Sydney, il figlio di Charlie Chaplin, quando entrambi recitavano in Funny Girl a Broadway negli anni ’60. “Non mi piace nemmeno parlarne”, ha detto ieri l’81enne alla BBC: “È solo una persona che aveva una cotta per me – il che era insolito – e quando gli ho detto: ‘Non voglio essere coinvolto con te’, si è rivoltato contro di me in un modo così crudele. Ha iniziato a borbottare sottovoce mentre parlavo sul palco. Parole terribili. Imprecazioni. E non mi guarderebbe più negli occhi. E sai, quando reciti, è davvero importante guardare l’altra persona e reagire a lei”. L’esperienza, ha detto la Streisand, l’ha lasciata agitata e ha contribuito a farla abbandonare le esibizioni dal vivo. Ma nel corso della sua carriera, ha detto di aver incontrato altri colleghi maschi che si sono rivelati problematici. Walter Matthau l’ha umiliata sul set di Hello, Dolly! urlando: “Ho più talento nelle mie scorregge che tu in tutto il tuo corpo”.
Le rivelazioni di Barbra Streisand
Il libro di Streisand, My Name Is Barbra, elenca anche gli uomini che rimasero incantati da lei, tra cui Omar Sharif, che scrisse lunghe e appassionate lettere implorandola di lasciare suo marito; Re Carlo (allora principe), che la descrisse come “devastantemente attraente” con “grande sex appeal”; e Marlon Brando, che si presentò baciandole la nuca, dicendo: “Non puoi avere una schiena così e non fartela baciare”. La Streisand, che scrive le sue memorie da quasi un quarto di secolo, ha anche rivolto insulti al suo aspetto all’inizio della sua carriera. “Anche dopo tutti questi anni, sono ancora ferita dagli insulti e non riesco a credere alle lodi”, ha detto alla BBC come riportato dai colleghi del Guardian. Nonostante il suo strepitoso successo – che comprende più di 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, nove Golden Globe, quattro Emmy e due Oscar (per la recitazione e la scrittura di canzoni) – la Streisand ha detto di provare poca felicità quando ripensa alla sua vita. “Voglio vivere la vita”, ha detto: “Voglio salire sul camion di mio marito (l’attore James Brolin, ndr) e passeggiare, magari con i bambini, da qualche parte vicino a noi… Non mi sono divertito molto in vita mia, a dire il vero, e voglio divertirmi di più divertimento.”