L’ALLEATO N.1 DELLA LEGA ALLE EUROPEE RILANCIA: “DESTRE UNITE PER CAMBIARE L’EUROPA”

Marine Le Pen è la candidata n.1 per succedere a Emmanuel Macron alle prossime Presidenziali in Francia, ma è il suo “delfino”, il 28enne Jordan Bardella, a trascinare l’attuale Rassemblement National verso un possibile clamoroso trionfo contro Renew alle imminenti Elezioni Europee 2024. Nei giorni caldi per il gruppo Identità e Democrazia (ID) con la cacciata dell’Afd tedesca decisa da RN e Lega in comunione d’intenti, l’impegno di Bardella è molto vicino a quello avanzato da Matteo Salvini e la stessa Giorgia Meloni, non a caso elogiata all’ultimo convegno di Vox in Spagna dalla storica leader del RN.



Intervistato da “Libero Quotidiano” il candidato e capolista di RN alle Elezioni Europee 2024 lancia l’appello a tutti gli identitari e conservatori d’Europa: «vogliamo riformare alcune regole perché sono contrario al modo in cui l’Unione Europea funziona attualmente e nelle direzioni che sta prendendo». Tutt’altro che contro l’Europa – Bardella condanna anche «l’ingenuità collettiva» nell’aver avuto legami con Putin in passato – lo sfidante n.1 del Premier Attal e del Presidente Macron rivendica un progetto di destra unita in tutta l’Ue: «ho grande rispetto per Giorgia Meloni e per il suo Governo, di cui fanno parte i nostri alleati storici della Lega di Matteo Salvini». Secondo Bardella, l’unità di intenti tra i partiti patrioti (ID) e conservatori (ECR) è possibile in quanto «abbiamo più cose in comune che differenze»: nello specifico, l’approccio di un Centrodestra europeo, «avviato da Meloni può cambiare davvero l’Europa».



BARDELLA (RN): “NON SOSTERREMO VON DER LEYEN”. GLI SCENARI TRA POPOLARI, CONSERVATORI E PATRIOTI

Con i conservatori, unendo i patrioti di ID anche senza la presenza dell’Afd tedesco («Ci sono cose che non possiamo tollerare e ci sia- mo assunti le nostre responsabilità») e con un punto di domanda ancora aperto sul PPPE: per Bardella, sebbene non lo dica apertamente, il tema non è tanto impedire un accordo con i popolari. In tutta l’intervista a “Libero”, così come nei recenti comizi, il candidato europarlamentare per RN non ha mai attaccato direttamente il Partito Popolare: semmai, l’obiettivo di Bardella (tra l’altro ribadito anche dallo stesso alleato Matteo Salvini) è non sposare un mandato bis di Ursula Von der Leyen.



I liberali di Macron e i socialisti di Schmit hanno lanciato un ultimatum alla Presidente uscente della Commissione Ue: «firma ora, niente accordi con la destra», altrimenti salta l’eventuale bis di una “larga coalizione” europeista. Ecco, Bardella parte da questo ultimatum e rilancia l’obiettivo di Identità e Democrazia: «Non sosterremo Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea». Il motivo è molto semplice: dalle politiche green a quelle durante il Covid, dall’immigrazione massiccia non gestita fino al fanatico ambientalismo che pone lo stop ai motori termici entro il 2035, considerata una «catastrofe per l’industria europea», di motivi per bocciare la presidenza Von der Leyen ve ne sono molteplici per il presidente 28enne del Rassemblement National. Questo però non toglie la costruzione eventuale di un Centrodestra europeo, a cui Bardella non chiude alcuna “porta”: «è la guida attuale che allontana la gente dall’Unione». Come a dire, se non sarà Von der Leyen (in picchiata per le quotazioni sulle trattative Ue) un possibile tavolo PPE-ECR-ID potrebbe non essere escluso.