È storia di inaudita e immotivata violenza – che deve ancora essere definita nel dettaglio – quella che ha subito un 20enne sudanese trovato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre sugli scogli del molo di Santo Spirito, in quel di Bari: il giovane in un primo momento sembrava essere deceduto, ma l’intervento immediato di paramedici, Vigili del fuoco e forze dell’ordine ha aiutato a scongiurare il tragico epilogo constatando che il 20enne fosse in ipotermia ed assicurandolo alle cure dell’ospedale di Bari nel quale si troverebbe ancora in questo momento; fortunatamente non più in pericolo di vita e proprio in queste ore starebbe collaborando con le autorità per ricostruire l’accaduto.



Cosa è successo al 20enne sudanese: aggredito, violentato e torturato da una baby gang a Bari

A rendere complessa ed intricata la vicenda del 20enne sudanese ci sarebbero alcuni dettagli non trascurabili a partire dal fatto che quando è stato trovato – da un pescatore casualmente di passaggio nell’area del molo – aveva le mani legate dietro alla schiena: dettaglio incompatibile con un ipotetico tentativo (peraltro fallimentare) di togliersi la vita ed una volta ripresa conoscenza sarebbe stato lo stesso ragazzo a raccontare agli inquirenti di Bari di essere stato vittima di un’aggressione poco prima di essere – appunto – legato e gettato sugli scogli; avrebbe resistito al freddo per due ore, con il piede incastrato nelle rocce e una condizione via via sempre più critica.



Difficile per ora capire gli effettivi retroscena della vicenda capitata al 20enne sudanese – regolare sul territorio italiano – dato che nelle diverse occasioni in cui ha parlato con gli inquirenti avrebbe fornito versioni leggermente diverse tra loro: in un’occasione ha detto che dietro all’aggressione ci sarebbe stata “una baby gang” e mentre in alcune occasioni ha parlato solo di botte e percosse, in altre ha citato anche delle violenze sessuali; il tutto – però – con il dettaglio comune delle torture immotivate da parte di un gruppo di persone, forse maggiorenni, forse minorenni.

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