Nella giornata di giovedì nella stazione a Sud Est del quartiere Japigia di Bari un capotreno 36enne è stato violentemente aggredito da un uomo le cui generalità non sono state rese note. Una vera e propria disavventura, capitata peraltro dopo 10 giorni che Vito Carrassi, il 36enne aggredito, aveva assunto il nuovo ruolo sul posto di lavoro. Il racconto dell’accaduto è stato fatto sui social network dalla compagna del capotreno di Bari aggredito, Kety Sam Di Sisto, che ha ricostruito buona parte della dinamica ed accusato il sistema giudiziario italiano, perché mentre il suo compagno ha ricevuto una prognosi di tre giorni, l’aggressore è a piede libero con una denuncia che “non fa paura a nessuno”.
Bari, capotreno aggredito: cosa è successo
Insomma, a raccontare quanto accaduto al capotreno di Bari all’interno della stazione del quartiere Japigia è stata la sua compagna, amareggiata e sconfortata dalla situazione. “Ha salvato la vita di una ragazza“, racconta, “beccandosi due pugni in testa”. Secondo il suo racconto, infatti, tutto sarebbe accaduto attorno alle 16:30 quando Vito Carrassi aveva appena concluso il suo turno e si apprestava a rientrare a casa sua. Tuttavia, in quel momento, ha notato un uomo che stava picchiando quella che si suppone essere la sua compagna.
La ragazza, così, aggredita davanti alla stazione di Bari, ha deciso di cercare riparo al suo interno, mentre tutti i presenti assistevano senza fare nulla. “Persino i vigili urbani“, ha raccontato la compagna del capotreno aggredito, “si sono giustificati dicendo ‘ci ha detto di farci i cazzi nostri perché sono fidanzati e noi non possiamo farci niente'”. Così, Vito ha deciso di farsi avanti, chiamando la polizia ed approcciando l’uomo per cercare di riportarlo alla ragione, ma ricevendo in cambio due pugni sul viso ed uno in testa. L’intervento della polizia nella stazione di Bari ha permesso di far tornare la calma, con il capotreno aggredito che ha sporto denuncia nei confronti dell’uomo, per poi essere accompagnato al pronto soccorso, dove ha ricevuto una prognosi di tre giorni.