Uno stabilimento balneare nel Barese è finito nella bufera per aver rifiutato 13 malati di Aids. Gli ospiti della casa-alloggio “Raggio di sole”, della fondazione Opera Santi Medici Costa e Damiano di Bitonto, erano pronti per andare al mare e in piscina, proprio come ogni estate. Stavolta però la struttura che avrebbe dovuto accoglierli li ha rifiutati. La responsabile della casa-alloggio, la psicologa Fiorella Falcone, ha spiegato di essersi rivolta alla struttura dove peraltro sono sempre andati una volta l’anno. Ma dopo aver trovato l’accordo, hanno negato loro l’autorizzazione. Solitamente gli ospiti si sono spostati in altre zone d’Italia per l’estate, ma stavolta non potevano allontanarsi troppo. Avevano scelto di restare in zona perché «le condizioni di qualcuno di loro non ci permettevano di spostarci tutti insieme, operatori compresi». Il direttore della Fondazione Giovanni Vacca ha spiegato che quindi si è deciso di portarli al mare tre volte a settimana in un luogo più vicino.



BARI, SPIAGGIA RIFIUTA 13 PERSONE MALATE DI AIDS

Il sospetto, secondo quanto riportato da Repubblica, è che lo stabilimento balneare abbia respinto gli ospiti malati di Aids per un pregiudizio, cioè per lo stigma che si porta dietro l’Hiv. A tal proposito Falcone ha precisato che i pazienti «hanno carica virale azzerata, non possono trasmettere l’Hiv». E comunque non si può trasmettere il virus con un bagno al mare o in piscina. Non ci si contagia con saliva, sudore, lacrime o urina. Ma quel dubbio è diventato certezza quando sono stati contattati dal legale della struttura. «Ci ha detto apertamente che non volevano più accoglierci perché i nostri ospiti hanno l’Aids». E poi non hanno risposto più, neppure per telefono. La circostanza è stata confermata anche da Vacca: «Non ci hanno voluto perché i nostri residenti hanno l’Aids: ci hanno detto proprio così». Alla fine è stata trovata comunque una soluzione: un’altra struttura ha aperto le sue porte agli ospiti di “Raggio di sole”. C’è di che sperare, ma l’amarezza resta.

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