Nervi tesi tra Barù Gaetani e Jessica Selassiè nella Casa del Grande Fratello Vip. Dopo essere finito a rischio eliminazione ieri sera insieme a Nathaly Caldonazzo e Federica Calemme, il nipote di Costantino della Gherardesca ha reagito a una provocazione avanzata nei suoi confronti dalla princess, ma per comprenderla è opportuno fare un passo indietro e ricostruire l’esatto momento nel quale è stata registrata. Barù, Jessica, Soleil e Davide Silvestri stavano facendo il pane e la pizza in cucina, mettendo in mostra tutta la loro abilità e passione dietro i fornelli, quando improvvisamente Jessica ha rivolto una battuta a Barù: “Tu fai anche quella senza glutine…”.



A quel punto, Barù ha chiesto: “Perché proprio io? Ora mi metto a fare il tuo schiavo…”. Immediata la replica di Jessica Selassiè, che è parsa quasi stupita dalla reazione avuta dal suo coinquilino: Anche Davide lo fa, allora cosa vuol dire, che anche lui è schiavo?. Barù ha risposto ricorrendo al dialetto toscano alla sorella di Clarissa e Lulù così: “No, ma la fo apposta per te la pizza, visto che mi hai votato…”. Il problema, dunque, è stata la nomination non digerita da parte del nobile, che si è sentito in qualche modo pugnalato alle spalle dalla ragazza.



BARÙ CONTRO JESSICA: “LA MIA NOMINATION DA PARTE TUA NON HA UNA LOGICA”

Soleil Sorge, riscontrando una tensione palpabile tra Barù e Jessica, ha deciso di gettare benzina sul fuoco, domandando alla principessa le ragioni per le quali avesse nominato Gaetani: “Perché sono una provocatrice – ha asserito lei – e, di conseguenza, siccome non fa mai niente… Se non fosse interessato a me? Cambierei obiettivo… Lo nomino perché non fa una mossa, è un gioco”. Con la consueta ironia che lo contraddistingue, Barù ha sottolineato: “Se vado a casa venerdì ci sarà qualcun altro, tanto qui non ci sono problemi…”.



Jessica ha quindi provato a spiegarsi meglio: “Era una provocazione nei suoi confronti, pensavo di essere l’unica ad averlo votato, non pensavo l’avessero votato anche gli altri…”. Barù, ridendo, ha concluso il discorso: “Una logica che merita un premio Nobel”.