Una base segreta della NATO sotto l’acciaieria di Mariupol, ultimo baluardo della resistenza dell’Ucraina di fronte all’offensiva russa. È questo lo scenario che viene raccontato online e nato da un tweet di Francesca Totolo, scrittrice e autrice de “Il Primato Nazionale”, pubblicato il 12 aprile. In esso si legge quanto segue: “Fonti russe riportano che sotto all’acciaieria Azovstal di Mariupol ci sia una base segreta della NATO. Al suo interno, un bio laboratorio e un nutrito contingente NATO”.



Inevitabilmente, la questione ha subito suscitato polemiche sul web, contribuendo alla formazione di due schieramenti, due fazioni: da una parte c’è chi sostiene siano autentiche, dall’altra chi, invece, grida al fake. Ma perché l’attenzione del mondo è tutta incentrata su quell’acciaieria? Perché, come accennato in premessa, rappresenta l’ultima sacca di resistenza, quella del battaglione di estrema destra Azov, che da oltre 40 giorni affossa i piani del Cremlino. Per le truppe di Mosca, spiega Rai News, “la conquista della città portuale si tradurrebbe in una vittoria e ridarebbe lustro a quella operazione speciale promossa da Vladimir Putin, ora ridimensionata alla conquista del Donbass”.



“BASE SEGRETA NATO SOTTO ACCIAIERIA MARIUPOL”: TWEET DI TOTARO DIVENTA VIRALE

Fra coloro che si sono lanciati all’attacco di Totaro per il tweet sulle acciaierie di Mariupol e sulla presunta base segreta della NATO, c’è anche un utente che ha scritto: “Fonti russe è il nuovo ‘me l’ha detto mio cuggino che lavora con uno che abita vicino al fruttivendolo ufficiale dei servizi segreti!'”.

Anche il presidente della Fondazione GIMBE, Nino Cartabellotta, ha cinguettato ironizzando sull’argomento: Ma ‘fonti russe’ è tipo #miocuggino news?”. E, ancora: “Le fonti russe le immagino come megacascate di vodka”.