Il professor Matteo Bassetti è stato ospite ieri sera in collegamento del programma di La7, Non è l’Arena, e per l’occasione è tornato a parlare del covid, ed in particolare degli ultimi sviluppi legati alle nuove “varianti” Xe e Xy: “Le varianti Xe e Xy – spiega il noto medico genovese in diretta tv sul settimo canale – non sono varianti ma ricombinazioni di varianti, quindi non è una nuova variante ma solo un mix delle due gemelle omicron 1 e omicron 2. Cosa succede? Succede quello che sta sempre accadendo, ovvero, finchè c’è virus c’è variante”.
“E’ un modo – ha continuato Bassetti – sostanzialmente per il virus di cambiare, non è una grande sorpresa, il virus è ancora molto diffuso e lo vediamo dai numeri di tutti giorni e sempre ci saranno varianti. Per chi fa questo mestiere come il sottoscritto – ha proseguito Matteo Bassetti – non si stupisce, i funghi, i batteri e i protozoi sono sempre cambiati. Cosa sta succedendo con il covid? Lo stiamo studiando moltissimo e quindi quello che è una notizia che riguardava il mondo scientifico adesso finisce in prima pagina sui giornali”.
BASSETTI: “FINO AD OGGI QUANDO IL COVID E’ VARIATO…”
Bassetti precisa: “Credo che sia importante evitare di fare il terrorismo delle varianti, dobbiamo dire che il modo miglior per evitare le varianti sia quello di vaccinarsi, l’unico strumento a nostra disposizione. La cosa pratica è che nuova variante fino ad oggi ha sempre significato maggiore contagiosità, siamo passati da un virus che assomigliava all’influenza ad un virus che oggi è simile al morbillo, e la diffusione è anche un fatto positivo”.
Bassetti si è soffermato anche sulle minacce ricevute dai vari hater, ricordando un episodio accaduto alla fine dell’anno scorso: “Una sera ho ricevuto decine di telefonate tra l’altro con il proprio numero privato e io ho mandato tutto alla procura. Questo è un reato di stalking che è perseguito pesantemente in Italia. Ho deciso di non fermarmi più di fronte a nessuno, ho fatto più di 100 denunce ed ho trovato nella procura di Genova voglia di andare a fondo, perchè bisogna dare un segnale”.