Il campionato di Serie A di basket dovrebbe essere cancellato per Coronavirus. Il rugby ha aperto la strada e l’esempio dovrebbe dunque essere seguito dal basket, la cui Serie A sembra davvero essere appesa a un filo per quanto riguarda il campionato 2019-2020. Scudetto non assegnato dunque nella palla ovale e verosimilmente la stessa cosa succederà nel basket. Due giorni fa il nuovo presidente della Lega Basket di Serie A, Umberto Gandini, è stato chiaro: “Il 30 giugno è la data ultima per la conclusione del campionato, altrimenti tra 2019/20 e 2020/21 andrà privilegiata la prossima stagione, quella della rinascita”. Siccome completare tutto entro il 30 giugno sembra di fatto già impossibile, ecco che la “sentenza” sulla stagione 2019-2020 della pallacanestro italiana potrebbe essere scritta. Giovanni Malagò per decidere avrebbe aspettato almeno la scadenza dell’attuale decreto del governo (3 aprile), ma il presidente del Coni è perfettamente consapevole del fatto che anche altri sport potrebbero seguire a breve l’esempio del rugby.



BASKET, CAMPIONATO A RISCHIO

Adesso sembra essere il campionato di basket a un passo dalla resa. Con 52 stranieri in fuga all’estero e un torneo fermo di fatto da oltre un mese, ad eccezione di due partite giocate sabato 7 marzo (ma alla domenica non si completò il turno) dopo che era già saltato il turno precedente, diventa quasi impossibile studiare piani alternativi. Giocare subito i playoff, oppure completare solo la stagione regolare o ancora assegnare il titolo con una Final Eight modello Coppa Italia: tutte ipotesi che richiederebbero però una drastica modifica al regolamento in corso d’opera (con il rischio di spaccature tra squadre che sceglierebbero ognuna l’opzione più favorevole) e soprattutto il tempo stringe con l’emergenza Coronavirus che di certo non accenna a calare. Di conseguenza, avendo come priorità naturalmente la salute e la sicurezza, ecco ogni giorno che passa si avvicina lo stop definitivo, peraltro già richiesto proprio nel basket dalla Lega femminile.



GLI EFFETTI DELLA CANCELLAZIONE DELLA SERIE A

Il secondo torneo di basket più visto di sempre (4.273 spettatori di media per partita) rischia dunque di finire nel modo più amaro. I club in linea di massima sono tutti d’accordo, se non ci saranno le condizioni minime di sicurezza per riprendere il 3, 17 oppure il 31 maggio. Queste sono le date individuate, che però richiederebbero in ogni caso (a maggior ragione tanto più il ritardo fosse corposo) un taglio rispetto alla formula completa. Lo scudetto dunque non sarebbe assegnato: albo d’oro vuoto, come nel 1929, 1944, 1945 ed infine 2012 e 2013, in questo caso per i titoli revocati a Siena per frode sportiva. Per la partecipazione alle Coppe, varrebbe la classifica dell’andata. Ingente il danno economico da condividere, circa 40 milioni, voragine che rischia di essere un macigno anche per il futuro. Inutile ripartire a porte chiuse: il nostro basket incassa soprattutto al botteghino, il problema economico rischia dunque di essere il più pesante anche per il 2020-2021, anno che in ogni caso comincerà tutto in salita.

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