Proteste e polemiche nel corso di una partita di Basket in Serie B. Durante l’incontro tra Basket Roma e Panthers Roseto, sfida valida per lo spareggio per accedere alla A2, l’allenatore della squadra capitolina Luciano Bongiorno ha colpito con uno scappellotto una delle sue giocatrici. La ragazza, una diciassettenne, avrebbe avuto come “colpa” quella di aver commesso un errore nel finale del primo tempo. Il suo errore avrebbe permesso alle abruzzesi di volare a +4.



Sul campo neutro di Rieti – dove si stava giocando la sfida – l’allenatore ha dato alla giovane uno schiaffo alla nuca mentre rientrava in panchina. Il gesto non è piaciuto a molti presenti e anche ad alcune associazioni come “Differenza Donna” “Assist – Associazione nazionale Atlete”. La prima, un’associazione che difende le donne dalla violenza, e la seconda, che appunto riunisce le sportive in un unico gruppo, sono intervenute nella questione con una nota.



Le associazioni contro Luciano Bongiorno

Dopo il gesto dell’allenatore Luciano Bongiorno rivolto alla sua giocatrice, associazioni come “Differenza Donna” e “Assist – Associazione nazionale Atlete” sono intervenute per chiedere “l’immediato intervento del Presidente della Federazione Pallacanestro, Giovanni Petrucci, e del presidente del Coni Giovanni Malagò, perché Bongiorno venga immediatamente radiato e non abbia più modo di esercitare la professione di allenatore”.

Luisa Garribba Rizzitelli, presidente di Assist, ha dichiarato: “Quando abbiamo progettato “Fair coaching” insieme alla Lega Volley, volevamo formare gli allenatori e allenatrici ad un comportamento corretto; quando abbiamo presentato il servizio SAVE, in collaborazione con Differenza Donna Aps, contro molestie ed abusi nello sport , qualcuno diceva che era esagerato, che non ce n’era bisogno. Quello che vedete nel video è accaduto ieri, su un campo di gioco italiano. Chi non comprende la gravità, chi giustifica, chi fa scivolare nel silenzio, è complice. Lo sport non è e non deve essere questo. Mai”. Differenza Donna, con il presidente Elisa Ercoli, ha commentato: “È evidente che questo gesto non rappresenta lo Sport e ciò che esso significa per la crescita di tutti e tutte. Non è sport, ma è violenza”.