Tra vaccino Covid e terza ondata coronavirus, Matteo Bassetti ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Italia. Intervistato da Tagadà, l’infettivologo non sembra condividere le dichiarazioni di Domenico Arcuri sul piano vaccinazione: «Secondo me è un obiettivo utopico, nel senso che anche se fossimo in grado di vaccinare 60 milioni di persone, sono convinto che non ci sono 60 milioni di persone in Italia disponibili a farsi vaccinare». Matteo Bassetti ha poi commentato duramente i soli 9 miliardi di euro previsti per la Sanità nel Pnrr: «Io spero che questi numeri non siano veri, perché altrimenti vorrebbe dire che la lezione è stata ampiamente dimenticata e anche molto presto. Il nostro sistema sanitario ha bisogno di profondi investimenti in termini strutturali che in termini di personale».



MATTEO BASSETTI: “A GENNAIO AUMENTO CASI”

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha poi messo in evidenza ai microfoni di Adnkronos che la vera sfida sarà quella che arriverà dopo Natale, considerando che a gennaio ci sarà un aumento di casi positivi: «Dobbiamo capire se sarà una terza ondata, la scia della seconda o si mischieranno casi di Covid con l’arrivo dell’ondata influenzale». Nel corso della sua intervista all’agenzia di stampa, Matteo Bassetti ha poi rimarcato: «La tempistica nel contrastare un’epidemia è tutto. Mi pare di capire che con la vaccinazione anti-Covid partiremo dopo altri Paesi Ue, ad esempio la Germania per dirne uno. Invece dei primi di gennaio, in Italia dovremmo aspettare un mese in più. E’ tantissimo, dovremmo correre invece passeggiamo. Se arriveremo a marzo-aprile 2021 con una copertura non adeguata sarà un bel problema».

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