Anche nel giorno in cui sono state organizzate le manifestazioni in tutta Italia da parte dei “no pass”, l’infettivologo Matteo Bassetti, in collegamento alla trasmissione Estate in Diretta ha svelato di aver continuato a ricevere altre intimidazioni e minacce. “Il telefono continua a squillare ininterrottamente con numeri anonimi”, ha confidato. Qualcuno a lui vicino gli ha saggiamente consigliato di cambiare numero, ma in merito ha commentato: “Il telefono non lo cambio e queste persone saranno tutte perseguite penalmente per stalking”.
Come spiegato da Bassetti, a chiamarlo non sono però solo numeri anonimi ma anche altri non nascosti dall’anonimato: “altri chiamano con il loro numero e non si accorgono del male che si stanno facendo”, ha proseguito. Quella contro di lui, ha aggiunto, “è una organizzazione criminale nei miei confronti e mi auguro che la magistratura segui questa linea”, ribadendo come anche altri colleghi avrebbero ricevuto lo stesso vergognoso trattamento da parte di no pass e no vax. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
BASSETTI, IL LEGALE: “NON SI SENTE PIÙ SICURO”
Otto persone sono state identificate e denunciate dalla Digos di Genova per le minacce via social all’infettivologo Matteo Bassetti. Lo riporta l’Ansa, sottolineando come il medico del San Martino di Genova avesse provveduto a presentare, tramite il suo legale Rachele De
Stefanis, una ventina di querele per i continui attacchi ricevuti sul web. Il legale a questo proposito ha spiegato: “La situazione sta ormai diventando insostenibile, e faremo tutto ciò che è necessario per tutelarci. È necessario che la magistratura intervenga, il mio assistito non si sente più sicuro”. Per Bassetti, già dallo scorso dicembre, era stata disposta la sorveglianza dinamica. Una misura che appare oggi quanto mai giustificata dalle ultime dichiarazioni del professore, che pochi giorni fa ha raccontato di essere stato minacciato e inseguito fin sotto casa da un no vax che lo accusava per il suo sostegno ai vaccini: l’uomo è stato identificato dalla polizia. (agg. di Dario D’Angelo)
BASSETTI: “MIO NUMERO FINITO SU TELEGRAM”
Il professor Matteo Bassetti è stato ospite ieri sera del programma di La7, In Onda, e nell’occasione ha parlato dell’aggressione subita in strada da un No Vax, alla luce delle sua posizione da sempre pro vaccino, non soltanto anti-covid: “Questo è terrorismo”, spiega senza troppi giri di parole responsabile di malattie infettive del policlinico San Matteo di Genova. Bassetti ha quindi spiegato nel dettaglio quanto sia accaduto. “Rientravo con la famiglia dalle vacanze, sono rientrato abbastanza tardi. Una persona mi ha riconosciuto e ha iniziato a insultarmi e a inveire, dicendo che con i vaccini uccidiamo le persone. Io fatto finta di niente, come mi era stato suggerito dalla polizia, questa persona continuava a seguirmi a passo spedito. Non volevo fermarmi davanti alla mia casa, quindi ho telefonato alla polizia che è intervenuta immediatamente e ha identificato la persona, che ha tentato di scappare. Spero che la denuncia proceda velocemente”.
Bassetti ha poi raccontato che il suo numero personale è finito su Telegram, una nota app di messaggistica simile a WhatsApp: “Oggi ho ricevuto 300 minacce tra telefonate anonime e messaggi. L’ultima è ‘sappiamo dove vivi, ti schiacciamo con un tir’. Su una chat di Telegram hanno detto che pubblicheranno il mio indirizzo, quello di altri medici. Mia moglie ha ricevuto minacce di morte nell’albergo in cui lavora. Io chiedo che la magistratura dia risposte univoche. Bisogna agire nei confronti di un movimento sovversivo. Questo è terrorismo”. Ovviamente Bassetti ne sta risentendo di questa situazione, perchè un conto è fare minacce via social, un conto è intervenire fisicamente, e teme che la situazione possa degenerare: “Stamattina, quando sono uscito di casa per andare all’ospedale, non ero tranquillo. Lo stato deve tutelare medici e sanitari che si spendono per curare tutti, avverto insicurezza. Serve un segnale forte dalla magistratura: queste persone vanno perseguite e le pene vanno comminate nel più breve tempo possibile. I no vax sappiano che non arretro di un millimetro – conclude – continuerò a fare il mio lavoro”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BASSETTI AGGREDITO E MINACCIATO DI MORTE, IL NO-VAX: “I VACCINI FATTELI TU, STR**ZO”
Matteo Bassetti è stato aggredito e minacciato di morte a Genova da un no-vax. Un uomo ha riconosciuto il noto virologo, che era appena rientrato dalle vacanze, e lo ha pedinato, rivolgendogli insulti e non solo. “I vaccini fatteli tu! Ti ammazzo!”, gridava. Il direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino è stato costretto ad allertare le forze dell’ordine.
L’episodio è avvenuto domenica sera. Il docente di Malattie Infettive, come ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, era appena atterrato a Genova, dove vive, di rientro da una breve vacanza in Sardegna con la famiglia. Dopo avere sistemato i bagagli a casa, è sceso per andare al tabacchi più vicino. Lì ha incontrato il no-vax, che ha iniziato a seguirlo, riprendendolo con il telefonino ed urlandogli frasi intimidatorie. Matteo Bassetti, da parte sua, ha continuato a camminare in una direzione opposta a quella della sua abitazione ed ha chiamato la Polizia. “Così mi aveva istruito la Digos: sono sotto sorveglianza e ho subito chiamato una loro pattuglia di cui ho il numero diretto, senza passare dal 112. In tre minuti sono arrivati”. Al suono della sirena il quarantaseienne è fuggito, ma gli agenti lo hanno raggiunto e trasportato in Questura. È stato denunciato.
Bassetti aggredito e minacciato di morte: non è la prima volta
Non è la prima volta, purtroppo, che Matteo Bassetti – così come altri colleghi, nonché esponenti del mondo dello spettacolo pro-vax – viene aggredito e minacciato di morte. “È la settantesima denuncia che presenta il mio avvocato”, ha ammesso nel corso dell’intervista al Corriere della Sera. Le intimidazioni sono iniziate a dicembre dello scorso anno, quando l’infettivologo del San Martino di Genova ha manifestato le sue posizioni in merito ai vaccini.
“All’inizio con insulti e minacce di morte a me e alla mia famiglia, soprattutto sulla mia pagina Facebook. Poi con lettere anonime indirizzate al mio ospedale, successivamente con telefonate, sempre anonime, alla segreteria dell’ospedale e a mia moglie. Negli ultimi giorni, via Telegram, hanno reso pubblico il numero del mio cellulare: continuo a ricevere messaggi di insulti e minacce”, ha raccontato. Il docente teme per lo più per la sua famiglia, che ha avuto paura nelle scorse ore. “Molte di queste persone sono veri e propri delinquenti, gestiti non si capisce bene da chi. La magistratura e lo Stato devono intervenire: sono fenomeni pericolosi”.