Matteo Bassetti, in collegamento con Domenica Live per commentare il tema del coprifuoco: giusto o no il coprifuoco alle 22? “Meglio chiudere alle 21 o alle 22? Non vi è alcun beneficio in più scegliendo le 22 sul piano scientifico. Bisogna uscire da questa logica”, ha aggiunto oggi. Bassetti è intervenuto anche sul green pass: “Bisognerebbe fare meno contrapposizione”. Bassetti ha replicato poi ad alcune inesattezze dette dalla Boralevi in studio: “Dire che il virus rimane in una nuvoletta sospesa nell’aria non è assolutamente vera!”. L’esperto ha smentito la sospensione delle particelle all’aperto: “Non è che cammino e mi mangio le particelle di virus!”. In merito all’età media di decessi ha commentato: “i decessi per l’80% riguardano persone over 75 anni”, smentendo anche su questo punto la scrittrice. Non ha negato anche la presenza di decessi tra bambini e giovani, “ma la grande maggioranza riguarda persone molto anziane”, ha ribadito. Per questo entro il 15 giugno gli over 70 dovrebbero essere messi tutti al sicuro con il vaccino.



Come mai il 18 maggio dello scorso anno, in zona gialla, i ristoranti potevano aprire ed oggi, dopo l’avvio dei vaccini, si torna indietro? “Anche io qualche volta non comprendo”, ha ammesso Bassetti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

BASSETTI INTERVIENE SUL COPRIFUOCO

Secondo il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, membro della task force anti covid della regione Liguria, sarebbe il caso di indossare non le semplici mascherine chirurgiche ma le Ffp2 nei luoghi chiusi, in particolare sui mezzi pubblici, dove vi è un’altra concentrazione di persone in piccoli spazi, e di conseguenza non c’è possibilità di distanziamento: “La mascherina Ffp2 protegge di più di quella chirurgica – sottolinea Bassetti, parole riportate dai colleghi di OrizzonteScuola.it – quindi in un contesto in cui non abbiamo ancora una percentuale alta di popolazione vaccinata andrebbe indossata non solo sui mezzi pubblici ma nei luoghi al chiuso, soprattutto quelli dove c’è grande affluenza. Penso nei treni, nei supermercati, negli uffici pubblici. Le Ffp2 arrivano a filtrare il 90% di aria, quelle chirurgiche arrivano a molto meno”.



Stando all’Ecdc, l’istituto americano del controllo delle malattie, chi è vaccinato può anche non indossarsi la mascherina, una tesi che sta facendo discutere all’interno della comunità scientifica, e che Bassetti ha commentato così: “L’Ecdc ci dice poi che tra vaccinati si può non mettere più la mascherina. E’ una ottima notizia che va nella direzione di promuovere le vaccinazioni: infatti, ora chi è dubbioso, e ce ne sono tanti, si può convincere anche con questo, potrà viaggiare con il ‘green pass’ e vedere amici e parenti vaccinati senza mascherina”.



BASSETTI, FRA LA MASCHERINA FFP2 E IL COPRIFUOCO: “SBAGLIATO PUNTARE DITO CONTRO BAR E RISTORANTI”

Bassetti ha parlato anche del coprifuoco, che è stato confermato dalle ore 22:00 per le prossime settimane, nonostante un’accesa bagarre politica. Secondo il medico ligure si tratta semplicemente di “una scelta politica”, ed è “sbagliato puntare sempre il dito contro attività regolamentate”, come ad esempio i bar e i ristoranti, ormai da più di un anno a questa parte falcidiate da chiusure continue. “La stagione estiva ci viene incontro – sottolinea a riguardo – a patto di mantenere le distanze. I contagi all’aria aperta saranno uno su mille, ha poco senso colpevolizzare le strutture in esterni, si perde di vista l’obiettivo. Occorrerebbe piuttosto limitare i contagi dove si concentrano, sui mezzi pubblici, in famiglia, negli ospedali. Ma bar e ristoranti lasciateli stare. Credo sia sbagliato puntare il dito sempre contro le attività regolamentate. Siamo stati sei mesi chiusi, e i contagi continuavano a crescere a prescindere”. E ancora: “Che male c’è, io dico, a tenere aperti la sera, fino alle 23, i locali, i ristoranti? Parliamo di rischio calcolato. Del resto, anche il premier Draghi ha ammesso che il rischio zero non esiste. Quel rischio di mille volte inferiore dipende dalla bella stagione, sarebbe stupido non sfruttarla”. Per il medico del San Martino sembrerebbe essere “una ripicca nei confronti delle regioni, che chiedevano un’ora in più. Ci voleva coraggio. I contagi sono vicini allo zero. Gli esercizi pubblici sono i primi, nel loro stesso interesse, a rispettare le norme della sicurezza”.