Il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Morning News, striscia quotidiana condotta da Simona Branchetti. Si parla degli sbalzi di temperatura alla luce del grande caldo alternato a periodi di maggior fresco, soprattutto nelle regioni del nord, e il noto camice bianco genovese ha spiegato “Gli sbalzi termici e le correnti di vento secco e caldo provocano una disidratazione delle alte vie respiratorie e ci rendono più suscettibili a virus e batteri. D’estate poi c’è maggiore convivialità rispetto all’inverno e le due condizioni fanno si che si sviluppino le infezioni. Anche in estate ci sono molte infezioni e prova è che in questi giorni moltissime persone dicono di avere la febbre”.
“Non è l’influenza quella classica che noi vediamo in inverno – ha proseguito Matteo Bassetti – hanno forme parainfluenzali, virus e batteri che colpiscono in estate e che danno sintomi molto simili all’influenza invernale. Questo ci dice che virus e batteri colpiscono tutto l’anno. Solitamente sono forme molto lievi e si autolimitano, quindi evitiamo di prendere antibiotici che non servono a niente, prendiamo se mai asintomatici e un antifiammatorio, e mangiamo tanta frutta che aiuta con le vitamine. Evitiamo di imbottirci di farmaco che non serve”.
MATTEO BASSETTI: “CHI E’ INFLUENZATO PUO’ STARE AL SOLE”
Matteo Bassetti ha proseguito, consigliando: “Si può stare al sole se uno è un po’ influenzato? Certo, può fare anche bene. Bisogna evitare gli sbalzi di temperatura, magari si passa dai 35 gradi della spiaggia fino al bar con l’aria condizionata accesa e quello non fa bene a nulla, le congestioni avvengono anche per questi cambi. Se si ha il raffreddore e si fa il bagno al mare fa solo che bene”.
Infine il professore ha concluso parlando nuovamente dell’aria condizionata: “Bisogna sempre controllare i filtri perchè si annida un batterio che si chiama legionella e che potrebbe dare forme gravi di polmonite. Bisogna tenere temperature di 23 o 24 gradi, 16 o 17 gradi non va bene, si va a dormire in un pinguino, dobbiamo evitare sbalzi troppo importanti fra camera da letto e l’ambiente esterno. Il covid ci ha insegnato che ci vuole tanto buon senso ma mi pare che spesso non c’è, non facciamo l’errore di tamponarci se abbiamo mal di gola o raffreddore, finiamola che non serve a niente”.