Il professor Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive del San Martino di Genova, è stato intervistato stamane da Mattino 5. Da oggi entrano in vigore le nuove norme per quanto riguarda la quarantena degli studenti e la Dad: “E’ un segnale – ha spiegato il medico genovese in diretta tv su Canale 5 parlando con Francesco Vecchi – si va verso la semplificazione, ma io credo sia ancora complicata la matassa, le norme sono differenziate fra medie, elementari e superiori. I genitori hanno avuto estreme difficoltà a gennaio e ancora oggi è discretamente complesso, sicuramente meglio di dove eravamo che era una giungla impossibile da comprendere anche per i medici”.



“Io credo – ha continuato Bassetti – che l’ideale sarebbe concentrarsi solo sui sintomatici, abbandonando tutto ciò che riguarda il tracciamento visto che nelle scuole italiane è impossibile farlo. Oggi abbiamo due strumenti, la vaccinazione e dall’altra guardare i sintomatici: hai sintomi, stai a casa per tre giorni dopo la scomparsa dei sintomi, poi fai un tampone e torni a scuola, Eliminiamo tutto ciò che riguarda il tracciamento, non l’abbiamo mai fatto e non vedo perchè dobbiamo farlo ora che il virus è divenuto un virus influenzale, è altamente depotenziato”.



BASSETTI: “FRA VACCINATI E GUARITI AVREMO IL 95/96% DI COPERTURA”

Per quanto riguarda il green pass, secondo Bassetti è giunta quasi l’ora di abbandonarlo: “Io sono stati un forte sostenitore di vaccino e green pass, ma credo che per ogni strumento introdotto servano obiettivi. Il green pass ha fatto il suo compito, abbiamo il 90 per cento di over 12 vaccinati e se li mettiamo insieme ai guariti, probabilmente a fine marzo avremo l’immunità di sicurezza, 95/96% di vaccinati/guariti. Che senso ha continuare con uno strumento altamente diviso per tutte le attività, bisognerebbe lasciarlo per aerei e ospedali, ma per gli altri usi… io credo tra l’altro che sia molto difficile che l’Italia possa permettersi un green pass per la primavera e l’estate, rischiamo il deserto dei tartari, poi se lo vogliono fare se ne assumano responsabilità economica e sociale”. E ancora: “Abbiamo spiegato che era bene vaccinarsi, abbiamo messo in sicurezza il 95% italiani entro fine marzo, a quel punto credo che un paese grande e forte dal punto di vista sanitario come l’Italia si possa permettere anche una parte di non vaccinati”.



Poi Bassetti ha proseguito: “Il 15 febbraio scatterà l’obbligo vaccinale per gli over 50, quindi cosa serve anche il green pass? Diventa ridondante, è un rafforzativo ulteriore. E’ giusto andare verso un esaurimento poi si deciderà se esaurirlo a 31 marzo o aprile, io credo che a inizio primavera potrebbe esaurirsi, poi spetta alla politica. Io sono molto preoccupato della situazione italiana da quello che vedo in giro io vedo coscienze depresse, bisogna ricostruire la coscienza, la gente vuole uscire e tornare a fare la vita di prima: oggi si può”.