Matteo Bassetti: “10.000 morti al giorno in Cina”
La Cina è finita nel caos dopo l’ammorbidimento delle restrizioni che ha portato nel giro di poche settimane all’abolizione dei lockdown di interi quartieri, all’annullamento dei tamponi obbligatori e dei ricoveri per positivi e per i propri contatti. Le misure, tanto contestate per tre anni, sono state ridotte di fronte alle proteste della popolazione, ormai allo stremo delle forze e spesso senza mancanza di cibo visti gli immediati lockdown imposti senza preavviso. A parlare della situazione dal punto di vista scientifico, a Storie Italiane, è stato Matteo Bassetti.
Secondo il Direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova, “Il balzo è andato indietro di 3 anni perché la Cina ha aperto un rubinetto. Tutti in lockdown, tutti controllati, poi hanno riaperto tutto ma senza vaccinare con un vaccino a mRna, senza i nuovi antivirali, senza avere una struttura adeguata per affrontare un disastro. Si contano 10.000 morti al giorno e 3.500.000 di casi in 20 giorni. Il numero di morti che potremmo avere alla fine sono milioni. Mentre all’inizio della pandemia era interessata solo una zona, qui parliamo di tutta la popolazione cinese”.
Matteo Bassetti: “Il vaccino cinese è meno efficace”
A detta di Matteo Bassetti, grande responsabilità è dei vaccini che in Cina non sono stati adeguati e neppure fatti su larga scala. Il medico, a Storie Italiane, ha spiegato: “Loro hanno vaccinato poco e male e con un “vaccino farlocco”. È un vaccino a vettore virale, molto meno efficace del nostro che era AstraZeneca. Il vaccino a mRna è in grado proteggerci dalla malattia grave fino al 95% dei casi. Il vaccino cinese arriva a coprire tra il 40 e il 50. Oltretutto le persone fragili e anziane non lo hanno fatto, credono poco alla medicina tradizionale e sono queste le persone che colpite dalla variante Omicron potrebbero avere le conseguenze peggiori.
Infine, per quanto riguarda la quarta dose, Bassetti la consiglia anche a chi ha preso il Covid dopo la terza: “Il problema delle tre dosi più il Covid vale per quelli che hanno un sistema immunitario che funziona bene. Il virus sta circolando moltissimo e non è vero che la variante Omicron è meno aggressiva. Quando è arrivata dal Sudafrica nel novembre 2021 eravamo preparati perché avevamo fatto una campagna strepitosa. Siamo qui grazie ai vaccini e lo dico forte a chi ha passato due anni a buttare fango sui vaccini a mRna. Quindi consiglio la quarta dose”.