Ad Hong Kong, per provare a contrastare la pandemia di covid, stanno obbligando i positivi ad indossare dei braccialetti, una scelta che ha fatto saltare sulla sedia il noto professore Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Trovo questo atteggiamento nei confronti del Covid profondamente sbagliato. Ad Hong Kong siamo alla follia pura, alla ‘galera’ con braccialetto perché sei positivo ad un tampone”. In poche parole, tutti i cittadini trovati positivi vengono “segnalati” con il braccialetto ad hoc, evitando così che gli stessi fuggano ai controlli e scorrazzino liberamente nonostante siano positivi.



“Vogliamo creare un sistema di contrapposizione tra cittadino e lo Stato? No, il cittadino si deve sentire parte del sistema e collaborare – ha proseguito ancora Bassetti – e questo vale per le vaccinazioni o le quarantene. Noi facciamo i medici e il sistema sanitario deve essere dalla parte del cittadino. E’ giusto rimanere a casa se si è positivi sintomatici, ma non con uno dietro la porta con il mitra. Ma lasciamo stare le vessazioni e i braccialetti elettronici. Magari in Cina va bene, ma in Italia è improponibile”.



BASSETTI E LA QUARTA DOSE: “UN FALLIMENTO ANNUNCIATO”

La Cina è nota per i suoi metodi molto drastici nel contrastare l’avanzata del covid, e anche se Omicron 5 è impossibile da contenere, si sta continuando a praticare i vecchi metodi delle restrizioni massime e del lockdown, anche in presenza di una manciata di contagi.

Matteo Bassetti nelle scorse ore si è mostrato scettico anche nei confronti della decisione del governo di far scattare la campagna di vaccinazione anti covid per la quarta dose agli over 60 due giorni fa, dopo l’ok dell’Aifa all’estensione del secondo booster. “È molto sbagliato – ha scritto su Twitter il noto medico tifoso del Genoa – mettere sullo stesso piano un 60enne sano con un 90enne cardiopatico e diabetico. Assisteremo alla cronaca di un fallimento annunciato. Ormai ci siamo abituati”.