Il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, è stato intervistato stamane da Mattino 5 per parlare della situazione covid in Cina: “Il capodanno italiano mi preoccupa poco, molto di più quello cinese. La situazione italiana recentemente non è cambiata, il covid l’abbiamo messo all’angolo ma mi preoccupa una bomba biologica, 1.4 miliardi di persone potenzialmente contagiabili nei prossimi due mesi da un virus che non trova sulla sua strada alcuno stop”.



“Hanno vaccinato poco – ha proseguito Bassetti – e con un vaccino che funziona poco, ed inoltre abbiamo un focolaio diffuso enorme, ci sono tantissime città interessate. Si parla di 350milioni di persone contagiate negli ultimi 20 giorni con una media fra 5 e 10mila morti al giorno, numeri impressionanti che non si fermeranno. Nessuno sa bene cosa stia succedendo”.



BASSETTI: “IL CAMPIONE GIUNTO NON E’ RAPPRESENTATIVO”

Bassetti ha poi parlato dei recenti arrivi dalla Cina: “Il campione rappresentativo per fare uno studio è andare in Cina e andare a vedere cosa circola. Su quei due aeroplani che sono arrivati a Milano c’era prevalentemente Omicron, ma cosa potrà succedere fra tre o quattro settimane? Ci sarà la stessa variante o ne arriverà una resistente ai vaccini? Io non mi fido di quel campione ma mi fiderei di più dei dati che arrivano dalla Cina”.

Poi Bassetti ha continuato: “Ci sono due riflessioni da fare, l‘Italia si è comportata bene ma l’Europa non ci sta venendo dietro e mi chiedo perchè visto che altre nazioni hanno deciso di mettere un tampone e mi pare una misura di buon senso. Sono gli stessi che tre anni fa avevano detto di non bloccare i voli per l’Europa, quindi si facciano delle riflessioni”. Sulla vaccinazione Bassetti ha aggiunto: “Noi oggi non siamo tranquilli perchè il 60% di over 65 e fragili non ha fatto la quarta dose, cerchiamo di prendere spunto da quanto sta accadendo in Cina ma senza allarmare, vigilando e stimolando la vaccinazione a chi ne ha bisogno oggi, senza restrizioni e senza isterismi”. Sulle mascherine infine: “Dobbiamo dare delle raccomandazioni, un obbligo generalizzato non ha senso, non andiamo a fare il capodanno con la mascherina, non diciamo stupidaggini. Negli autobus, in farmacia, nei supermercati, se sono fragili e anziani e si mettono le mascherine è una cosa di buon senso, metterla ai cenoni mi sembra una stupidaggine”.