Il virologo Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, è intervenuto nella serata di ieri durante il programma di Rete 4, Controcorrente. Si parla del caos covid in Cina, Paese dove i numeri dei contagi stanno esplodendo a seguito degli eccessivi allentamenti delle restrizioni: “Siamo davanti a una situazione di fronte alla quale non avremmo voluto trovarci – esordisce il noto camice bianco in diretta tv – 350 milioni di cinesi negli ultimi 20 giorni hanno avuto il Covid. Purtroppo i numeri che io ho da alcune chat giapponesi e coreane parlano di 10mila morti al giorno. Quindi la situazione è molto difficile in Cina. Un virus che circola liberamente in un Paese poco vaccinato o vaccinato con un vaccino che non funziona vuol dire avere tanti danni”.



Bassetti ha proseguito: “Abbiamo imparato che questo virus muta velocemente e nelle prossime 4 o 5 settimane potrebbe succedere che contagerà il 50% della popolazione cinese, vuol dire avere potenzialmente 700 0 800 milioni di contagi. Potrebbe avere delle nuove mutazioni e quindi essere resistente ai vaccini. Non dobbiamo fare in modo che chi ha il virus non arrivi in Europa: la misura presa dall’Italia è giusta ma deve essere una misura europea”.



BASSETTI: “IN ITALIA FRAGILI E OVER 65 FACCIANO LA QUARTA DOSE”

Bassetti ha poi parlato delle eventuali conseguenze sull’Italia: “A livello di Omicron siamo abbastanza protetti anche se il 70% degli over 65 non ha fatto la quarta dose che è quella che ci rinnova l’immunità. Ciò che sta accadendo in Cina è il funerale definitivo dei no vax, tutte le cose che hanno detto in questo anno e mezzo si sono verificate al contrario. Hanno detto che con Omicron anche se non ti vaccini fai una malattia lieve, 10mila morti in un giorno… nel nostro Paese aver dato così tanto spazio ai no vx è stato un disastro”.



Poi Bassetti ha concluso: “Sia il covid che l’influenza sono due malattie che non devono curarsi in ospedale grazie ai vaccini e non grazie ad omicron. Non abbiamo la preoccupazione che hanno in altri Paesi. L’influenza sta arrivando al picco ed è certamente un problema in quanto è anche molto simile al covid, quindi è difficile fare una diagnosi. Prendiamo ciò che succede in Cina come un messaggio: chi non ha fatto la quarta dose fra over 65 e fragili corrano a fare la quarta dose”.