Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, fra le voci più autorevoli della pandemia di covid, si dice convinto che a breve le morti da coronavirus diminuiranno sempre di più. Attraverso un posto pubblicato sulla propria pagina Instagram il noto camice bianco genovese ha commentato uno studio dei Cdc, i centri di controllo e prevenzione delle malattie americane, organismo di controllo della sanità pubblica a stelle e strisce, inerente proprio la mortalità dovuta al covid. “In prospettiva – scrive Bassetti sui social – il Covid è destinato a diventare una delle molte altre cause di morte posizionandosi tra l’ottavo e il decimo posto”.



Quindi ha aggiunto, sempre sullo studio: “Dimostra come la mortalità per Covid negli Usa è stata importante negli anni 2020-21 raggiungendo la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. Balza agli occhi però, che la mortalità per altre malattie respiratorie (che normalmente sono tra il terzo e il quarto posto) sia stata incredibilmente bassa nello stesso periodo”. Poi Bassetti ha puntualizzato: “Come se nel biennio 2020-21, il Covid avesse sostituito da solo il ruolo di tutte le malattie respiratorie che probabilmente non sono più state adeguatamente diagnosticate. In molti casi ci si è fermati alla positività del tampone”.



BASSETTI E LE MASCHERINE A SCUOLA AD OTTOBRE

Bassetti era intervenuto anche per parlare della questione delle mascherine a scuola, commentando le voci di alcuni colleghi secondo cui il ritorno del dispositivo di protezione per le scuole potrebbe non essere escluso: “Non condivido per nulla che a ottobre – ha affermato il medico – si torni a indossare la mascherina obbligatoria. È un tornare indietro clamoroso, che non andrebbe commesso in Italia. Non facciamo altri errori”.

“A ottobre – ha proseguito Bassetti non c’è nessun senso a continuare a usare la mascherina. Si può ragionare eventualmente sui mezzi pubblici, in alcune situazioni particolari, ma mi limiterei alla raccomandazione e non all’obbligo come stanno pensando in Germania. Io mi auguro che nel prossimo governo ci sia anche un profondo cambio nella gestione della pandemia. Nel 2022 la politica del ministero della Salute è stata completamente fallimentare. Quindi spero che con il prossimo Esecutivo ci sia una discontinuità”.