Il professor Matteo Bassetti, direttore di malattie scientifiche dell’ospedale San Martino di Genova, è stato intervistato stamane dal programma di Rai Uno, Storie Italiane, alla luce del recente annuncio dell’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, che ha dichiarato terminata l’emergenza covid. “Questi tre anni sono stati brutti per alcuni aspetti – le parole in diretta sul primo canale dal professor Bassetti – soprattutto quello clinico perchè il covid certamente è stato un fulmine a ciel sereno che ci ha colpito alle spalle e di fronte al quale credo che l’Italia abbia agito in maniera eccezionale almeno per quanto riguarda l’aspetto sanitario, medici e infermieri hanno fatto un grande lavoro e il lavoro fatto in questo tre anni è riconosciuto a livello globale, siamo stati il primo paese occidentale ad affrontare il covid e credo che abbiamo fatto bella figura”.
Bassetti ha proseguito: “Non sono mancate delle ombre… oggi chiudiamo questi tre anni ma non dimentichiamoci i 20 milioni di morti, di cui oltre 180mila in Italia, un tributo pazzesco, dobbiamo ricordarci tutte queste persone che abbiamo lasciato ma dobbiamo dire una cosa: se noi oggi siamo qui e possiamo chiudere l’emergenza dobbiamo dire grazie alla scienza e alla medicina che ci hanno dato i vaccini e le cure”.
BASSETTI: “SONO CONTENTO DI AVER RICEVUTO LE MINACCE”
Sulle minacce ricevute, Bassetti ha aggiunto: “Sono contento di essere stato minacciato e insultato, se continuano a farlo perchè ho detto di sostenere i vaccini allora sono contento, dopo di che queste persone saranno ovviamente perseguite dalla legge perchè sono tutte denunciate e per loro la pandemia non è finita, inizieranno i processi e sarà peggio per loro”.
“Ogni giorno mi arrivano minacce – ha continuato Bassetti – ci sono tanti simpaticoni, il problema è che c’è stato un messaggio sbagliato sui vaccini, quindi non tutti sono professori ed esperti quindi qualcuno si sente autorizzato a minacciare o insultare, questa è stata la prima pandemia dei social e del dottor Google e tutti si sentono fenomeni. Comunque mi faccia dire che la fine dell’emergenza non significa che non c’è più il covid, fine emergenza vuol dire che è la fine del tamponificio, quindi finiamola con questa prassi che ha portato ad errori clamorosi”.