Si dice soddisfatto del green pass obbligatorio per il personale scolastico e per gli universitari il professor Matteo Bassetti, primario della clinica San Martino di Genova, ma si poteva fare meglio. “Sono molto soddisfatto”, le sue parole ai microfoni dell’Adnkronos Salute, “Come si dice, meglio tardi che mai”, per poi aggiungere: “Per la scuola sarebbe stato opportuno introdurlo un po’ prima perché adesso bisogna correre. C’è ancora una buona parte di insegnanti che non mi pare sia vaccinata e quindi, considerando che per fare la vaccinazione, tra la prima e la seconda dose, per andare a regime ci vuole un mese è chiaro che il provvedimento è arrivato un po’ tardivamente. Se oggi tutti quanti corressero a vaccinarsi avremmo un’adeguata copertura proprio per l’inizio della scuola. Ma non mi pare che sia fattibile che tutti si vaccinino oggi stesso, quindi in qualche modo si rischia di andare un po’ lunghi”.
Bassetti lamenta il fatto che sulla scuola “non si sia fatto praticamente nulla, o quanto meno la percezione è che si è fatto meno di quello che si sarebbe potuto e dovuto fare”. E chissà che a breve anche i ragazzi dai 12 ai 17 anni non rientrino nel green pass obbligatorio: “Io spingo ancora forte perché, magari un po’ più avanti, si riesca a pensare anche all’obbligatorietà per quanto riguarda gli studenti 12-17enni”, dice ancora Bassetti “Io, da professore universitario sono 2 anni che non vedo uno studente in presenza. E noi, con tutto il rispetto, non è che insegniamo matematica, noi insegniamo medicina e dobbiamo far vedere i malati ai nostri ragazzi, dobbiamo fargli le prove pratiche. Avremo due corsi che non hanno visto neanche un malato. E questo evidentemente non va bene, innanzitutto per loro”.
BASSETTI: “TRASPORTI LOCALI? A SETTEMBRE I SOLITI DISCORSI…”
Infine sul trasporto, anche in questo caso Bassetti vede il bicchiere mezzo vuoto: “Bene il Green pass su treni e aerei, ma il prossimo passaggio deve essere l‘introduzione per i trasporti locali. Nel momento in cui rendi sicura la scuola introducendo il Green pass e non rendi sicuro il mezzo per arrivarci o si istituiscono dei trasporti soltanto per i ragazzi, cosa che mi pare impossibile e irrealizzabile, oppure è evidente che anche i trasporti locali devono avere una regolamentazione”.
A settembre ritorneranno quindi i discorsi di un anno fa: “Già li sento i discorsi di quando arriveremo al 5 settembre su come si fa con gli orari dei trasporti, sulla capienza all’80%, insomma inizierà il solito balletto quando invece si sarebbe potuto risolvere in qualche modo anche lì usando il Green pass”.