Consueto appuntamento con il professor Matteo Bassetti questa mattina a Buongiorno Benessere. Nel corso della diretta su Rai Uno del programma condotto da Vera Carbone, il professore e primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, divenuto molto noto a seguito della pandemia di covid, ha commentato come al solito i fatti della settimana in materia di salute e sanità. Le prime parole sono sul morbillo e a riguardo Bassetti ha spiegato: “La notizia della settimana è che purtroppo il morbillo sta tornando, in Inghilterra sono molto preoccupati perchè hanno avuto più casi nei primi 4 mesi del 2023 rispetto a quanto tutto il 2022, stesso dato nel Maine, costa est degli Stati Uniti”.



Il medico genovese ha aggiunto: “Il problema è che con il covid abbiamo perso moltissime altre vaccinazioni quindi ricordiamo a tutti che il morbillo si può prevenire con due vaccinazioni la prima fatta fra il 12 e il 15esimo mese e la seconda fatta a 6 anni, importante che i genitori controllino se siano stati fatti i vaccini ai bimbi perchè magari in questi tre anni terribili di covid qualcuno l’ha persa”.



BASSETTI FRA MORBILLO, MASCHERINE E TAMPONI

E ancora: “Evitiamo che anche in Italia vi possa essere una recrudescenza del morbillo che è una malattia non grave ma che se dovesse tornare a circolare troverebbe sulla sua strada molto suscettibili a questa malattia. noi della nostra generazione abbiamo fatto il morbillo, la malattia naturale quindi possiamo stare tranquilli perchè abbiamo gli anticorpi, mentre i bambini devono essere controllati dai genitori che abbiano fatto la vaccinazione perchè sono più a rischio recreduscenza”.

Matteo Bassetti ha poi parlato delle mascherine dicendo: “La settimana scorsa l’Oms ha dichiarato la fine dell’emergenza covid e questo significa tornare alla completa normalità ma se vado in un reparto dove ci sono fragili e anziani è bene che io metta la mascherina, altrove possiamo anche non metterla. Noi continuiamo a raccomandare l’uso della mascherina a chi ha sintomi respiratori ma smettiamo di fare i tamponi, il tamponificio Italia deve chiudere perchè non è più possibile fare i tamponi a chi va in pronto soccorso se si è rotto un braccio, grazie alla fine dell’emergenza possiamo dire anche no ai tamponi”.