Il professor Matteo Bassetti si scaglia contro l’ordine del giorno al decreto legge Green pass, approvato dal governo, per il quale i virologi potranno comparire in tv solo se autorizzati dalla struttura sanitaria per la quale lavorano. «Mi dispiace che il Parlamento italiano approvi un provvedimento degno della Cina di Mao e della Russia di Stalin. Siamo tornati indietro di cinquant’anni. Questo è un provvedimento fascista, rende evidente il livello del nostro Parlamento», ha dichiarato l’infettivologo a L’Aria che tira, su La7, dove ha fornito anche una importante indicazione poi sul Molnupiravir. Bassetti ha fatto notare che lui ha sempre l’autorizzazione del direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e del Presidente della Regione Liguria, in quanto membro della task force regionale. «Chi lo approva non conosce come funzionano le cose. Diverso è se si vuole imbavagliare il sottoscritto come professore universitario, questo va contro le libertà costituzionali».
Tornando a questioni prettamente sanitarie, ha ribadito l’importanza dei vaccini anti Covid: «Oggi abbiamo pochissimi ricoverati, ma la grande maggioranza sono non vaccinati. Mettere a rischio la propria vita perché non ci si vuole vaccinare è paradossale e assurdo rispetto a quello che abbiamo vissuto. Se avessimo avuto i vaccini subito, avremmo salvato 120mila dei 130mila morti».
“CON 85% VACCINATI BASTA RESTRIZIONI”
Ma Matteo Bassetti ha lanciato anche una proposta attraverso il programma di Myrta Merlino: ridurre le restrizioni, se non toglierle, quando verrò raggiunta la soglia dell’85% dei vaccinati in Italia. «Bisognerà dare un segnale a chi si è vaccinato. Quindi si potrà passare dall’obbligo alla volontarietà. Oggi ci sono studi che dimostrano che la mascherina di cotone ha un’efficacia del 20%, quindi è come non averla. Quando serve usiamo le più adeguate, come la FFP2, altrimenti evitiamo di metterla. Questo è un ritorno progressivo alla normalità che vorrei vedere. Dobbiamo riaprire stadi e teatri al 100% e riaprire le discoteche, un settore in ginocchio». Inoltre, ha commentato le parole di Matteo Salvini, che si è definito free vax: «Io non so cosa voglia dire, ma io credo che dobbiamo consigliare alle persone di vaccinarci. Se questo vuol dire essere hard vax, allora lo sono. Bisogna essere duri e spiegare anche con immagini forti cosa succede se non ci si vaccina. Dovrebbero farlo i politici per primi».
Per quanto riguarda la vaccinazione dei bambini, l’infettivologo non ha dubbi: «Il vaccino funziona anche nei ragazzi tra i 5 e 12 anni senza avere grossi effetti collaterali e produce una robustissima risposta immunitaria. Quando verrà approvata, decideremo cosa fare. Io non vedo perché debbano esserci due pesi e due misure. Vacciniamo i nostri figli per morbillo, parotite, varicella e pertosse, per cui tra l’altro c’è una terapia antiobiotica efficace e non per il Covid? Qui i politici hanno una grande responsabilità».
“MOLNUPIRAVIR CONTRO COVID E INFLUENZA”
Ma il professor Matteo Bassetti è tornato anche sulla questione con cui ha aperto l’intervista, confermando di essere molto irritato dal provvedimento sui virologi. «Forse hanno paura di quelli che dicono le cose come stanno, preferiscono annacquare l’informazione. Spero che l’Italia non voglia diventare come la Cina», la spiegazione che si è dato. E dopo essersela presa con chi propone di «mandare i positivi nelle classi», dicendo «una scemenza del genere», ha parlato degli studi che sta portando avanti. «Abbiamo sempre sperimentato, dal primo giorno. Abbiamo pubblicato oltre 100 articoli scientifici su PubMed. Abbiamo fatto tanti studi, ora studiamo il Molnupiravir, che è una compressina che funziona contro Covid e influenza». Il suo auspicio è di arruolare un numero congruo di pazienti e che «entro la fine dell’anno possa essere approvato dal 2022».
Infine, riguardo le terapie alternative, se la prende con la politica: «Il problema è che abbiamo fatto diventare politica anche le cure. Ivermectina e idrossiclorichina? Arriviamo al Medioevo. Noi facciamo medicina dell’evidenza. Cure domiciliari? Rischiamo di fare errori già commessi, come Di Bella e Stamina. Chi sostiene quelle cure sono gli stessi. A me fa paura la medicina degli stregoni».