Giù le mani dal Natale. No, non è il titolo del nuovo film sulle festività, ma l’appello del professor Matteo Bassetti, stimato primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Intervistato stamane dai colleghi dell’Adnkronos, il camice bianco genovese ha spiegato: “Per fare previsioni per il Natale dobbiamo vedere come andranno le prossime 3-4 settimane, ma, ribadisco, giù le mani dal Natale: nessuno osi minimamente mettere limitazioni per le feste. Sarà un Natale come quelli pre-Covid, ma non possiamo pensare lontanamente che non sarà un Natale sereno perché qualcuno ha deciso di non vaccinarsi”.



Quindi ha aggiunto: “Il Governo e le istituzioni devono trovare una soluzione perché in qualche modo il Natale va tutelato e se ci sarà un ulteriore incremento dei casi tra i non vaccinati, eventuali limitazioni, come il lockdown, dovranno essere solo per i non vaccinati”. Bassetti ribadisce quindi di sposare il modello austriaco entrato in vigore nella giornata di oggi e che prevede il lockdown solo per i non vaccinati, quindi una serie di restrizioni che vanno a limitare la libertà solo ed esclusivamente per chi non si è sottoposto alla puntura. “Dobbiamo tutelare tutti quelli che si sono immunizzati per salvare anche il Natale – ha proseguito Bassetti – e hanno dimostrato di essere dei bravi cittadini. Chi invece non l’ha fatto è giusto che venga limitato in alcune attività anche durante le feste: penso quindi ai ristoranti, ai locali, ai cenoni, ai teatri, ai cinema”.



BASSETTI: “IL GOVERNO DOVREBBE INTRODURRE UN SUPER GREEN PASS”

Bassetti ha ribadito il suo pensiero sul Natale anche attraverso la propria pagina Facebook: “Non è assolutamente pensabile un altro Natale in lockdown. Perciò non vorrei iniziare a sentir discutere già da ora di negozi chiusi o cose simili. Non se ne parla. Non è possibile che per una minoranza di persone che ha deciso deliberatamente di non vaccinarsi si arrivi a inficiare le feste di tutti. Ed è per evitare una cosa del genere che il governo dovrebbe prendere provvedimenti, anche drastici”. Bassetti ha invitato il governo a prendere in considerazione un super Green pass: “Può andare a cena con i parenti, al cinema, allo stadio o a vedere un concerto solo chi è vaccinato o guarito dal Covid. Il tampone lasciamolo per il lavoro o per prendere i treni e gli aerei”.



BASSETTI: “NO VAX SONO BEOTI E CRETINI, SERVE L’OBBLIGO DEL VACCINO

Il professor Bassetti è quindi intervenuto anche presso il programma di La7, L’Aria che Tira, di stamane, e nell’occasione ha ribadito il suo pensiero ulteriormente: “Negli ospedali vediamo ricoverati i non vaccinati e chi ha fatto la vaccinazione più di sei mesi fa, e sono gli stessi dati degli israeliani, e ciò vuol dire che due dosi quando hai più di sessant’anni non bastano e quindi bisogna fare molto rapidamente la terza dose, ma molto rapidamente perchè qua abbiamo ancora una fascia importante di persone che hanno ricevuto due dosi e che non l’hanno ancora fatta. Su questo dobbiamo correre molto velocemente e ciò significa prima di Natale quando si prevede ci sarà il picco di questa quarta ondata, dobbiamo mettere in sicurezza tutte gli over 60 e tutti i fragili con la terza dose”.

E ancora: “Non dobbiamo perdere energie e tempo per gli under 60 oggi, dobbiamo correre per gli over 60 e fragilità, vuol dire perdere energie su quelli che sono la parte più debole. Noi adesso dobbiamo fare un milione e mezzo di dosi a settimana, rischiamo di nuovo che il covid travolga le stesse persone che sono state travolte durante prima, seconda e terza ondata”. Infine, sulla non assistenza ai no vax ventilata da qualcuno, Bassetti sottolinea: “Non possiamo dire di non assistere i no vax. E’ chiaro che quando li vedo mi arrabbio sono dei cretini, oggi andare a non capire quale sia il rischio che si prendono loro e la comunità in cui viviamo… ci sono già alcune province che hanno stoppato le visite per tutti i malati che non hanno il covid, per colpa di beoti che negano il beneficio del vaccino. Per questa gente bisognerà arriverà ad un obbligo. quando non ci si vaccina non ci si fa male solo a se stessi ma alla comunità in cui vivi, questo devono comprendere i no vax. Io sono per il governo che stringa pesantemente almeno attività a chi non è vaccinato”.