Matteo Bassetti torna a parlare della situazione Covid in Italia. L’infettivologo ha dichiarato all’Adnkronos: “Stanno calando tutti i numeri, dall’Rt all’incidenza. Come era ampiamente previsto che accadesse. Gli ospedali sono vuoti per quel che riguarda il Covid e le poche persone che sono in terapia intensiva ci sono non per il virus ma perché con altre patologie e poche risultate positive”.



Per l’esperto a capo della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, è il momento giusto affinché il Governo dia alcuni segnali, liberalizzando ancor di più la situazione e togliendo le ultime restrizioni rimaste, come quella delle mascherine obbligatorie al chiuso o sui mezzi pubblici: “È il tempo che il governo dia dei segnali, non farlo per la paura di una ripresa dell’epidemia a ottobre fa male alla psiche delle persone e anche alla politica del governo”. Da tempo, infatti, Bassetti predica l’inutilità delle mascherine, che secondo lui non servirebbero a ridurre il rischio di infezione.



A settembre una nuova dose?

Matteo Bassetti, nel suo intervento all’Adnkronos, ha parlato anche dell’uso della mascherina. Per l’infettivologo i più fragili è giusto che continuino ad utilizzarla se a contatto con altri, mentre per i sani, la raccomandazione dell’esperto è esclusivamente quella di godersi l’estate: “Oggi avrebbe senso dire che questa estate le cose vanno meglio, raccomandiamo fortemente la mascherina per i fragili ma gli altri si godano l’estate. Sapendo però che a settembre-ottobre si dovrà fare una dose di vaccino anti-Covid di richiamo, facoltativa perché il 90% degli italiani ha tre dosi, per vivere bene l’autunno. Questo dovrebbe dire il ministro Speranza”.



Qualche settimana fa, parlando del futuro del Covid, il direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico “San Martino” di Genova aveva dichiarato: “In autunno Sars-Cov-2 tornerà a rialzare la testa, come ha fatto negli ultimi due anni perché ormai è tra di noi, ma, se continueremo a fare le dosi di richiamo di vaccino, è ragionevole pensare che non avremo un impatto pesante come nel 2020 e nel 2021, cioè come nelle prime tre ondate”.