Il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive del San Martino di Genova, ospite stamane in collegamento con Mattino5, su Canale 5. Oggi scade lo Stato di Emergenza ma da domani non ci sarà il reset delle misure anti covid tanto auspicato dallo stesso Bassetti: “Game over? Mi sembra non si voglia farlo, siamo pieni di regole che sono totalmente anacronistiche. Sali sull’aereo e non puoi mettere la giacca in cappelliera ma la devi tenere in braccio, ti misurano la temperatura in un’infezione che è asintomatica al 90 per cento. poi c’è una porta per entrare nelle stazioni e una per uscire… ci vuole un reset, abbiamo accumulato decisioni che avevano un senso nel 2020 ma le abbiamo tenute tutti, oggi dobbiamo semplificare la vita del cittadino, il nuovo decreto fatto ieri è confuso e con poco coraggio”. Quindi ha ribadito il concetto: “Noi oggi abbiamo un sistema anacronistico: uno esce dalla quarantena quando ha il tampone negativo. Se il ministro Speranza vuole fare il medico (ha parlato in ogni caso di isolamento di 7 o 10 giorni ndr) si prenda una laurea in medicina, non può fare due cose assieme”.



Poi Bassetti ha aggiunto: “Dobbiamo cambiare il paradigma. I tamponi che per due anni ci hanno accompagnato in ogni momento non vanno più fatti ma solo quando ci sono sintomi importanti, non hanno senso. Il ministero della salute è anacronisticamente lontano da quello che sta accadendo. Con un virus contagioso come il morbillo cosa vuoi fare? Si contagiano tutti. La strategia dello zero covid è un fallimento totale, per fermarlo l’unico strumento è la vaccinazione ma nei bimbi non c’è, di conseguenza si contageranno. Se io devo trovare i miei parenti mi metto la mascherina, non mi faccio il tampone, i tamponi lasciamoli ai sintomatici”. Sulle cure dei malati covid: “Combatto gli antibiotici contro il covid, ci sono persone che si auto-curano, e molti miei colleghi li prescrivono. nell’asintomatico non si da nulla, zero, nel sintomatico lieve la tachipirina e l’aspirina, l’importante è non usare antibiotici se non in una piccolissima parte grave, e neanche il cortisone”.



BASSETTI: “SUL VACCINO ABBIAMO SBAGLIATO COMUNICAZIONE”

Poi Bassetti ha aggiunto, parlando del vaccino: “Abbiamo sbagliato a livello comunicativo a cosa serve il vaccino. a me cosa importa se una persona triplovaccinta gli cola il naso? A me interessa che non vada in ospedale e che non muoia. Su questo il vaccino e la malattia naturale proteggono molto a lungo anche forse oltre a 12 mesi, il vaccino non ha il compito di bloccare la circolazione del virus ma di ridurla. La terza dose serve almeno per arrivare al prossimo autunno. Quante volte si può fare il covid? La variante omicron stimola una risposta immunitaria minore rispetto alla delta, quindi producendo meno anticorpi ci si può più facilmente ri-contagiare. la percentuale è attorno al 3/5 per cento ma forse c’è una sottostima”.



Chiusura sulle mascherine al chiuso che dal primo maggio resteranno solo in classe: “Siamo un paese ipocrita, non abbiamo il coraggio di prendere decisioni, sa chi ci ha rimesso di più? La parte più debole che è quella che non vota, i nostri ragazzi,. Sono decisioni politicamente orientate e non scientificamente orientate. Ci sono regole che sono vecchie, sbagliate, vanno cambiate”.