Il professor Matteo Bassetti torna ad appellarsi affinchè vengano cambiate le regole della quarantena per i malati covid, ed in particolare, per quanto riguarda la scuola. Attraverso la propria pagina Facebook il primario del reparto di malattie infettive della clinica San Martino di Genova ha parlato di sistema che rasenta la follia: “La gestione del Covid a scuola nel nostro paese rasenta la follia – spiega il camice bianco genovese – assistiamo a regole sanitarie incomprensibili, anche per chi le ha scritte, che non servono a prevenire i contagi, ma solo a danneggiare gli studenti e le loro famiglie”. Secondo Bassetti basterebbero 3 giorni di malattia e niente tamponi: “Bisogna tornare ad ascoltare i pediatri e i medici: chi è malato sta a casa per almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi, basta tamponi agli asintomatici e basta alla scuola in DAD, se non assolutamente necessaria”.
Quindi l’infettivologo aggiunge: “Le quarantene forzate e la dad non sono in grado di fermare questo virus che non infetta solamente durante le ore di scuola….la giornata di uno studente e delle sue attività e contatti, per fortuna, non finisce al suono della campanella. Così per l’ennesima volta chi paga il prezzo più alto per la pandemia – ha concluso l’esperto di malattie infettive – sono gli scolari e i loro genitori. Urgono cambiamenti ascoltando di più i medici e meno i burocrati da ministero”.
BASSETTI A CARTABIANCA: “QUARTA DOSE? FORSE A FINE 2022 MA…”
Bassetti era intervenuto anche nella serata di ieri presso la trasmissione di RaiTre, Cartabianca, e nell’occasione aveva accennato alla quarta dose, in Israele già scattata da settimane: “Intanto concentriamoci sulle terze dosi – aveva detto – che mettono le persone in una quasi botte di ferro nei confronti delle formi più gravi del Covid”.
“Israele – aveva aggiunto l’infettivologo – sta facendo da apripista, è un laboratorio a cielo aperto. Stanno iniziando a fare la quarta dose per i fragili e gli operatori sanitari. I primi dati non sembrano così incoraggianti. Credo che sia probabile che avremo una quarta dose nel 2022 anche se forse è più giusto chiamarla dose di richiamo che copra le varianti che nel frattempo sono diventate predominanti”.