Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, è stato in collegamento quest’oggi con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. In studio c’è il ballerino di Ballando con le stelle, Samuel Peron, che non ha potuto prendere parte a questa edizione dello show causa coronavirus. Questi ha ricapitolato brevemente la sua storia dicendo: “Sono stato 6 settimane a casa poi il tampone è stato negativo. Ero in Sardegna per una direzione artistica di un dinner show molto importante, al rientro il 18 agosto feci il primo tampone e risultai negativo. Con Ballando settimanalmente c’era l’obbligo dei tamponi e la settimana successiva risultai positivo, se non erro il 24. Calcolando i dieci giorni di incubazione del virus i medici avevano fatto il calcolo che il plus del virus era stato proprio il 24: da lì sono entrato in isolamento”. Matteo Bassetti ha cercato di spiegare come mai il tampone avesse dato esito negativo e poi positivo: “Quando c’è stata la famosa partita Genoa-Napoli – le parole del membro della task force anti covid del Genoa – ho detto che il tampone non è l’esame perfetto, soprattutto nell’asintomatico, perchè ti dà un’istantanea, ti dice cosa succede oggi”.
BASSETTI: “ORA DOPO 21 GIORNI SI ESCE AUTOMATICAMENTE DALLA QUARANTENA”
Matteo Bassetti ha proseguito: “Peron era forse in una fase di incubazione, ha fatto il tampone molto presto, e se lo avesse fatto due giorni dopo forse sarebbe stato positivo. Bisogna stare attenti con il tampone, se ci sono i sintomi è palese che uno abbia il covid e il riscontro è positivo ma se non ci sono i sintomi può dare una risposta negativa dando quindi una falsa patente e uno si sente tranquillo”. Quindi Matteo Bassetti “bacchetta” Eleonora Daniele: “Avete detto che Samuel Peron è guarito, e ciò implica che lui abbia avuto dei sintomi, lui non è guarito, è diventato solo negativo al tampone per Sars CoV 2: se lui avesse avuto sintomi allora si parla di guarigione, se no è un discorso diverso, tanto è vero che oggi la regola è diversa: oggi dopo 21 giorni, anche se sei positivo, puoi tornare a fare la vita di prima, e anche la regola del doppio tampone è cambiata, ora ne basta uno soltanto. Ne basta solo uno perchè la qantità di virus dopo un certo periodo è talmente bassa che l’infetto non è in grado di contagiare, è un rischio talmente basso che non ha senso tenere delle persone chiuse in casa oltre i 21 giorni”. Samuel Peron ha quindi chiesto se corre il rischio di contrarre nuovamente il virus: “Stiamo cercando risposte – replica Bassetti a questo annoso quesito – chi viene in contatto con il virus in genere sviluppa anticorpi, il problema è capire quanto durano. i primi studi dicono per 3/6 mesi. Ad oggi i casi di reinfezioni sono una decina; mi sento di dare un messaggio rassicurante, che l’immunità dura 6/9 mesi, poi arriverà il vaccino”.