Il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, è stato ospite ieri sera in collegamento con il programma di RaiTre, Cartabianca, classico talk show del martedì sera condotto da Bianca Berlinguer. Nell’occasione il medico genovese è tornato a ribadire un concetto già espresso negli scorsi giorni, ovvero, che di covid, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, non se ne parla più, quasi come se la pandemia fosse finita. “Prima era sbagliato fare troppa informazione sul Covid – dice in diretta il camice bianco ligure – e adesso è sbagliato non farne per niente”. Secondo Bassetti l’atteggiamento che stiamo utilizzando in queste ultime due settimane è sbagliato: “Oggi ci comportiamo come se il virus non esistesse più. Ma è un errore. Bisogna continuare con la strategia vaccinale che ci ha portato fuori dalle ondate”.



E a riguardo è molto probabile che nelle prossime ore arriverà l’annuncio da parte di Pfizer/BioNTech, negli Stati Uniti, circa la presentazione della richiesta di approvazione di emergenza della quarta dose del vaccino contro il Covid. Stando a quanto anticipato dal Washington Post, riguarderebbe solamente gli anziani over 65, un secondo booster dopo la terza dose di pochi mesi fa. In ogni caso, Bassetti ci tiene a precisare: “La situazione non è assolutamente grave – le sue parole rilasciate oggi ai microfoni del quotidiano Repubblica – anche se l’aumento dei contagi negli ultimi giorni è evidente e non si può certo negare. Però le ospedalizzazioni sono sotto controllo. Bisogna vedere che cosa accadrà tra una quindicina di giorni. Probabilmente qualche ingresso in più in ospedale ci sarà, ma ormai la situazione Covid è completamente gestibile”.



BASSETTI: “NESSUN ALLARME MA NON PRENDIAMO SOTTO GAMBA LA SITUAZIONE”

Nessun allarme quindi, ma il medico sottolinea come sia fondamentale non “prendere sotto gamba la situazione. C’è un elemento che non possiamo non considerare – prosegue Bassetti – ovvero il fatto che nelle ultime tre settimane si è parlato pochissimo di Covid, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Noi no, ma al di fuori degli ospedali probabilmente ci si è un po’ ” distratti”, si è pensato che il virus fosse sparito perché non se ne sentiva più parlare. Ci sono stati atteggiamenti più spavaldi e anche questo è uno dei motivi che ha fatto risalire i contagi. Il virus non è per nulla sparito. Ma è anche vero che non è pericoloso come due anni fa”.

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