Matteo Bassetti, esperto infettivologo del San Martino di Genova è intervenuto oggi nel corso della trasmissione La Vita in Diretta su Rai1 per commentare la situazione vaccini in Italia e non solo. Intanto l’attenzione si è concentrata sull’influenza del Covid nelle scuole: quali sono i rischi in vista della ripartenza? E’ davvero pericoloso tornare in aula per studenti e docenti? “Se noi guardiamo dove sono avvenuti i contagi, nella scuola è avvenuto circa il 3-4% dei contagi. Rispetto ad altre situazioni è meno a rischio, quello che è più a rischio è ciò che è attorno alla scola, dai trasporti alla vita intorno”, ha spiegato. “In generale la scuola non è un luogo così a rischio come altre situazioni”, ha proseguito Bassetti.



Come occorrerà comportarsi, quindi, in occasione del ritorno in classe? Bassetti ha spiegato le regole basilari: “Bisognerebbe aerare il più possibile ma con le temperature rigide non è facile”. L’ideale sarebbe farlo almeno 1-2 ore ma, ha aggiunto l’esperto, “non serve avere le finestre spalancate, basta un ricircolo d’aria”, puntando sempre sul buonsenso.



BASSETTI A LA VITA IN DIRETTA

Alberto Matano ha introdotto al suo ospite in collegamento un altro argomento: a Bolzano si stanno adoperando dei cani per fiutare il virus. Cosa ne pensa Bassetti? “Credo che al di là del fatto che mi pare una buona iniziativa bisogna stare molto attenti”, ha spiegato, “cerchiamo di evitare che chi porta questo virus sia un appestato. Il cane all’ingresso della scuola fa tanto situazione di polizia, non so se sia il caso”. Sul tema della scuola l’infettivologo ha anche ribadito come il nostro Paese è quello che ha mandato meno a scuola i ragazzi rispetto al resto del mondo, aspetto che ci pone davanti ad alcune domande. “La scuola non è solo apprendimento ma anche socializzazione che avviene solo se c’è contatto fisico”, ha spiegato Bassetti. L’esperto ha ammesso di aver già fatto il vaccino e di dover fare il richiamo tra due settimane: “Credo che nei prossimi 6 mesi avremo tanti vaccini tanto che per ogni individuo ci sarà un vaccino particolare. Averne tanti significa avere un’offerta anche a chi è più scettico. Tanti vaccini diversi possono aiutare a convincere chi oggi non lo è ancora”, ha chiosato.

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