Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente della task force Covid-19 della Liguria, Matteo Bassetti, ospite in collegamento presso il programma di Rai Uno, Storie Italiane:La situazione in alcune città non è bella – le parole dell’esperto – c’è un aumento importante dei contagi e della percentuale dei tamponi positivi. Genova ha quasi un tampone positivo ogni quattro nelle ultime 48 ore, ci sono aree che necessitano attenzione particolare. Sul dato nazionale la percentuale dei positivi è dell’8/8.5%, ma rimaniamo sotto un’area critica del 10%. Rispetto a marzo la situazione è molto più omogenea a livello nazionale, e abbiamo alcune aree che necessitano di attenzione particolare anche per misure restrittive, bisogna intervenire a livello di singolo quartiere e città, interventi drastici e molto rapidi”.



BASSETTI: “SITUAZIONE DIVERSO RISPETTO A MARZO”

Matteo Bassetti spiega quindi le differenze fra la situazione attuale e quella di marzo dell’Italia: “Mentre a marzo l’imperativo era categorico, ovvero, ‘non uscire’, oggi è diverso, bisogna stare a casa ma le attività produttive e la scuola non si possono fermare, il sistema sanitario per tutti i no-covid non si deve fermare, sarebbe un errore gravissimo. Ci siamo dimenticati dei malati che non avevano il covid – ha proseguito Bassetti ribadendo un pensiero più volte espresso negli ultimi giorni – distinguendo fra serie A e serie B, io mi sono sentito dire da un malato oncologico che avrebbe voluto avere il covid per essere curato, è un errore che non dobbiamo commentare. In questo ci devono aiutare anche i cittadini, che non devono andare in ospedale se non hanno sintomi, non devono fare i tamponi quando non serve, perchè questo mette in diffivcoltà il sistema”.

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