Il professor Matteo Bassetti, numero uno di malattie infettive della clinica San Martino di Genova, è convinto che sia necessario vaccinare contro il covid anche la fascia di età fra i 5 e gli 11 anni, quella su cui si sta concentrando in queste ultime settimane il lavoro delle grandi aziende farmaceutiche. Intervistato stamane dai microfoni del programma di Rai Tre, Agorà Extra, in diretta tv, ha spiegato sul tema: “Avere la vaccinazione per bambini tra 5 e 11 anni vorrebbe dire proteggere tutta la fascia di studenti che frequenta le scuole, dalle elementari alle medie. Le società scientifiche di pediatri e infettivologi si sono già espresse, e hanno detto che è bene che i bambini si vaccinano. Se un genitore non vuole vaccinare il figlio, secondo me sbaglia perché quello contro il Covid è un vaccino persino più sicuro rispetto a altri”.



Quindi Bassetti ha ribadito dicendo che i vaccini sono “sicuri tanto quanto altri obbligatori e forse anche di più, perché abbiamo vaccinato in un periodo di tempo così breve oltre 6 miliardi di persone, e per autorizzarli abbiamo condotto studi con una numerosità di pazienti e una rigorosità scientifica che non erano mai stati raggiunti prima, grazie al fatto che avevano il faro puntato dell’opinione pubblica. C’è stato uno sforzo straordinario mai fatto prima”.



BASSETTI: “IL GREEN PASS DEVE ESSERE RIVISTO”

Nella giornata di ieri il professor Bassetti si era espresso sul green pass, storcendo il naso e ribadendo il suo pensiero circa il fatto che il passaporto vaccinale abbia fallito nel suo intento di ‘spingere’ le vaccinazioni: “Forse varrebbe la pena rivederlo – ha spiegato Bassetti, così come riportato da GenovaToday – rilasciandolo unicamente a chi è vaccinato o già immune per infezione pregressa e renderlo obbligatorio solo per alcune attività/ mansioni. Per metterci in sicurezza dobbiamo arrivare al 90% di immuni sulla popolazione generale entro Natale”.



Quindi aveva concluso: “Bisogna anche spingere di più sulle terze dosi ai fragili, agli anziani e ai sanitari. Abbiamo un buon vantaggio che dobbiamo saper amministrare. Guardiamo a quello che sta succedendo intorno a noi. Le cose vanno bene ma non è il momento di mollare”.