È possibile adesso prenotarsi per il nuovo vaccino: si tratta di un’inoculazione raccomandata a fragili, personale sanitario e donne incinte, ma resta consigliato per tutti. La nuova campagna parte fra i timori di una bassa affluenza e non senza qualche polemica, a partire da quella per la messa sul mercato degli stessi vaccini bivalenti, visto che a fine settembre dovrebbe essere disponibile la versione aggiornata per le nuove varianti.
Matteo Bassetti, a Mattino 5, ha parlato così del dubbio di tanti italiani: “Condivido la considerazione se sei un 30enne o 40enne ma se sei fragile devi farti la vaccinazione il prima possibile. Questo virus, abbiamo capito che morde prima dell’influenza, inizia già a ottobre/novembre, non c’è tempo di aspettare. Questo vaccino aggiornato non solo è nato per Omicron BA1 ma anche per altre varianti tra cui Centaurus. Non c’è tempo da perdere, se sei tra i più fragili, se sei 80enne, se hai una malattia cardiovascolare, un tumore o altro, devi correre a fare la vaccinazione. Per quanto riguarda tutti gli altri sono molto scettico sul fatto che debbano farlo. Spero che non vadano ad ingolfare gli hub vaccinali che devono concentrarsi sui più fragili”.
Bassetti: “I giovani aspettino per il vaccino bivalente”
Secondo Matteo Bassetti, la vaccinazione con il vaccino bivalente non è necessaria al momento per i più giovani, che possono attendere: “Le persone più giovani hanno fatto 3 dosi di vaccino e Omicron ha circolato tantissimo. Abbiamo avuto 30 milioni di contagiati. Non corriamo con queste persone, io non sono così certo che serva a loro, ma serve agli altri. Dobbiamo raccomandarlo senza nessun obbligo: penso che sia bene che queste persone lo facciano. Ma se c’è qualcuno che pensa che i vaccini siano la quinta essenza del male, lasciamoli nella loro ignoranza”.
L’immunologo ha proseguito spiegando che “Ai prenotati fanno automaticamente quello nuovo. Anche quelli che si sono prenotati la scorsa settimana, da oggi riceveranno il vaccino bivalente che è quello aggiornato. Nella campagna quarta dose abbiamo avuto un grande problema: solo il 30% degli 80enni lo ha fatto, meno del 20% dei 70enni… Queste persone che non lo hanno fatto ora devono fare la quarta dose“. L’esperto ha poi proseguito facendo il punto sulla situazione Covid in generale in Italia, con le vaccinazioni che hanno reso più forte la popolazione: “Noi siamo di fronte ad un virus che è molto più contagioso di quello originale. Il problema non è quante persone si contagiano ma quante hanno bisogno di ospedalizzazione. Le persone contagiate quest’estate non hanno avuto grandi problemi e questo non è legato tanto al fatto che il virus è mutato, quanto al fatto che ha trovato una popolazione immunologicamente forte. Questo vaccino è in grado di evitare le forme gravi. Se anche io mi contagio e mi vengono 3 giorni di febbre, ci siamo dimenticati di cosa era l’influenza. I numeri grossi hanno consentito di costruire un’immunità che sommata ai vaccini ci consente di affrontare il prossimo autunno”.