Vaccino bambini, Matteo Bassetti dice la sua a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele: “La vaccinazione è un’opportunità, non deve essere evidentemente un obbligo, va discussa tra il pediatra e la famiglia. Le prenotazioni stanno dimostrando come vi sia un grande interesse nei confronti di questa materia. Se anche solo un bambino ogni 10mila avesse una complicanza del Covid, l’igiene pubblica ci dice che i minori vanno vaccinati per evitare complicanze. La vaccinazione pediatrica ha come scopo quello di proteggere i bambini. Se avessi un figlio in quella fascia d’età, non avrei dubbi sul da farsi, ma deve comunque essere una scelta libera e consensuale dei genitori. I pediatri hanno dato l’ok”.
Di diverso parere Maria Rita Gismondo sul vaccino bambini: “Gli effetti del Long Covid sono grazie al cielo limitati di numero tra i minori. L’opportunità del vaccino per qualsiasi età è la migliore che abbia la sanità pubblica. Vanno attesi per i bambini dati scientifici più concreti. La dose ottimale pubblicata da Ema e da Aifa è stata scelta su 45 bambini divisi in tre gruppi… Scientificamente non è valido. Quello che dico io è che bisogna attendere risultati più vasti e che diano maggiore consapevolezza. Vero è che un bambino si può infettare, ma questo virus aggredisce fino alla morte i deboli e i fragili e non i bambini che sono in piena salute”.
VACCINO BAMBINI E DISCRIMINAZIONE, BASSETTI E GISMONDO: “DONNE E MEDICINA…”
Dopo la questione vaccino bambini, sempre a “Storie Italiane” Bassetti è intervenuto anche sulla questione connessa alla disparità di genere tra uomini e donne in ambito lavorativo: “Il mio gruppo di lavoro è fatto per il 70% da donne, credo fortemente non ci siano differenze. Una lavoratrice donna è esattamente come un lavoratore uomo. In campo medico, peraltro, molto spesso le donne sono più puntuali e attente di noi uomini e il 70% degli iscritti a Medicina oggi è di sesso femminile. Non credo ci siano differenze, siamo paritetici ed è una grande conquista non solo per le donne, ma anche per gli uomini”.
Maria Rita Gismondo ha concordato: “Discriminazione nell’ambiente medico? Forse c’è una difficoltà delle donne di affermarsi professionalmente, ma non credo ci siano particolari propensioni alla discriminazione in questo settore”.