Il vaiolo delle scimmie non deve spaventare l’Europa. Nelle scorse settimane è stato registrato un caso in Svezia che ha allarmato e non poco il Vecchio Continente, ma secondo gli esperti senza alcuna ragione. E così dev’essere anche dopo la segnalazione di un caso in Spagna, il cui contagio però non apparterebbe al sottotipo del virus per il quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme in Africa. Si tratta infatti di una variante già conosciuta in Europa e meno aggressiva di quella che invece sta spaventando il Congo e non soltanto. In Italia, invece, non è stato segnalato alcun caso di infezione dall’inizio di agosto: anche per questo, secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, non c’è pericolo per il nostro Paese.



“Solo il nome è sbagliato, tanto che l’OMS lo ha chiamato ‘Mpox’ ha cambiato nome. Questo è un nuovo vaiolo, ciamiamolo “vaiolo 2.0”, le scimmie non c’entrano niente: viene tramesso da uomo a uomo, gli animali non c’entrano. La variante più aggressiva non ha colpito solamente le persone che erano state colpite nel 2022 ma anche donne in gravidanza, bambini e così via” ha sottolineato Bassetti ai microfoni di Estate in Diretta.



Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Confinato in Africa”

Come spiegato da Matteo Bassetti, “al momento il vaiolo delle scimmie è confinato nel continente africano ma dobbiamo agire sensibilizzando i medici e le persone che arrivano da quei Paesi che devono mettere in pratica percorsi di isolamento e diagnosi specifiche. Noi non siamo di fronte ad un allarme perché abbiamo sia vaccini che farmaci: se ce ne sarà bisogno verranno utilizzati ma verrà un problema forte, ovvero che c’è una parte del mondo che è l’Africa che avrebbe bisogno di attenzioni diverse. Tutti i vaccini dovrebbero essere destinati lì”.



Il vaiolo delle scimmie viene trasmesso per via sessuale non solo tra gli omosessuali ma anche tra gli eterosessuali. Il contagio può però avvenire, anche se in maniera ridotta, anche senza contatti sessuali: ad esempio casi di ‘Mpox‘ sono stati trovati anche tra bambini, contagiati mentre giocavano a scuola.